giovedì 31 luglio 2014

[Musicraiser] Federico Fiumani: un vinile con cover della canzone d'autore italiana

Federico Fiumani non ha bisogno di presentazioni: mente dei Diaframma, uno dei padri fondatori dell'indie italiano e poeta moderno.

Anche per lui è arrivato il momento di un progetto importante da sottoporre al crowdfunding di Musicraiser: un grande cantautore che a sua volta reinterpreta vecchi brani della canzone d'autore italiana:  Incontro (Guccini), Souvenir (De Gregori), Un giorno credi (Bennato), Danze (Renzo Zenobi), Lontano Lontano (Tenco) Donna di Fiume (Claudio Lolli) Mai (Giuni Russo) Quand'ero soldato (Lucio Dalla) Io che amo solo te (Endrigo) E penso a te (Battisti) Lo scapolo (Paolo Conte). Prodotto insieme ad Alessandro Grazian (che ha suonato quasi tutto) e registrato al San Pedro Studio di Milano da Antonio Cupertino. Il titolo dell'album sarà Un Ricordo Che Vale 10 Lire in onore del pezzo di De Gregori Niente Da Capire.

In particolare la campagna punta a raccogliere 10.000 euro per la realizzazione di una tiratura limitata di un vinile in 180 grammi.

Un obiettivo economico importante ma che può essere pienamente alla portata di Federico dato il prestigio di cui gode nell'ambiente musicale indipendente.

Di un certo prestigio anche le ricompense: t-shirt dei Diaframma disegnata da Alessandro Baronciani, vinile autografato, card per il digital download, cd dei Diaframma a scelta, cd raro di improvvisazioni alla chitarra. E' possibile scegliere diversi pacchetti.

Quando mancano poco più di 55 giorni dalla fine del periodo di raccolta Federico ha già superato il 15% dell'obiettivo finale. Di certo gli estimatori non gli mancano.

giovedì 24 luglio 2014

[Labels] Intervista a Matteo Romagnoli, boss di Garrincha Dischi

Garrincha Dischi è ormai una delle realtà più importanti della musica italiana indipendente e non solo. Un modo nuovo di intendere l'etichetta discografica, trasformandola in un vero e proprio collettivo i cui componenti condividono incisioni, viaggi, cibo, tatuaggi, eventi e fan. Una label che sa comunicare in modo diretto con il suo pubblico, grazie ad un uso intenso dei social e il dialogo con i fan che avviene prima, durante e dopo i concerti.

Il roster può contare su nomi che si stanno facendo strada sullo scenario "indie" italiano: L'Orso, L'Officina Della Camomilla, I Camillas, Magellano, Chewingum, La Rappresentante Di Lista, ManzOni, Brace, ma soprattutto il fenomeno Lo Stato Sociale. Dietro nomi così tanto singolari ci sono formazioni con caratteristiche musicali abbastanza diverse ma che rappresentano comunque un'espressione pop indipendente che piace soprattutto a quei giovani alla ricerca di qualcosa di diverso dai soliti stereotipi musicali e testuali.

Ma come nasce tutto ciò? Il padre di Garrincha si chiama Matteo Romagnoli, viene dalla provincia bolognese e ha sempre amato con passione la musica e tutto ciò che gravita intorno. Un'avventura nata solo pochi anni fa, come spiega in questa intervista che ha rilasciato in esclusiva per (S)controBlog.

fonte: Facebook


Chi era Matteo Romagnoli prima di diventare uno dei discografici più influenti della scena musicale indipendente italiana?

Oddio influente…ero e sono uno che ama la musica, che ama fare le cose con gli altri. Prima di fare Garrincha a tempo pieno facevo l’educatore, con i matti piuttosto che nel sociale. A dire il vero non è cambiato molto. Lavoro sempre con dei matti…

Cosa ti ha spinto a diventare un produttore discografico?

Inizialmente volevo fare i dischi miei perché non li voleva fare nessuno poi ho iniziato a fare i dischi degli altri che non voleva pubblicare nessuno, poi è arrivato un pubblico innamorato di quei dischi che gli altri non volevano pubblicare e ad un certo punto mi son trovato in un vortice caotico che poi ho riordinato in questa che di li a poco è diventata una famiglia. Volevo dar risalto ai testi, alla lingua italiana, canzoni pop, per quanto sbilenco e trasversale. Dare voce ad un nuovo pop vero, che non passa in radio, fatto  di gente che poi a fine concerto vengono con te a bersi una birra.

Come scovi i gruppi da arruolare in Garrincha?

Cerco su Youtube e sul web artisti che oltre a scrivere bene da soli già si danno molto da fare. Un booking, management o label deve essere un moltiplicatore per una band non il primo passo.

Garrincha è una grande collettivo che spesso mescola i suoi artisti nei live e nelle produzioni. Esistono tuttavia delle gerarchie?

Beh certo Lo Stato Sociale è la band con più pubblico, L’Orso e L’Officina Della Camomilla stanno diventando grandi e La Rappresentante di Lista sono gli ultimi entrati in famiglia. Banalità più che una gerarchia. Per il resto vorremmo al contrario raccontarvi della famiglia che siamo diventati e lo faremo con uno show totale con tanto di merenda con latte e biscotti, a inizio 2015.

Cosa consiglieresti ai tanti artisti emergenti che vorrebbero far parte della famiglia Garrincha?

Inizierei con una birretta, un bevuta post concerto, un bagno notturno in piscina post concerto, due salti sui tappeti elastici, poi in un secondo momento, se ci piacciamo, ascoltiamo cosa suonate.

Come è cambiato il mondo della musica con il passaggio al digitale? Che peso hanno oggi i social network?

Il bello dei Social Network è che hanno permesso a realtà come la nostra di instaurare un rapporto diretto con il pubblico, veloce, che ci permetta di raccontargli in tempo reale cosa stiamo facendo senza obbligatoriamente il filtro degli addetti ai lavori, attraverso una critica miope che non ha mai visto di buon occhio quello che facciamo magari perché non è riuscita a codificarlo. I social ci hanno fatto bene. Il digitale in parallelo ha cambiato la percezione dell’oggetto, il piacere di possederlo, la gioia dell’evitarlo, la comodità di Spotify. Il supporto poi modifica il dove, come e quando ascoltare una determinata musica ed Il cambiamento non porta per forza ad un peggioramento. Per esempio penso che oggi il cd sia in calo perché non ha la praticità di Spotify ma nemmeno il fascino di un vinile, che invece ci obbliga a prestargli attenzione, attenzione all’ascolto.

Oggi, da indipendenti, si può vivere con la musica? Quali possibilità di guadagno ha una band?

Ehhh… si può tutto. Con intelligenza, voglia di fare, di rinnovarsi e con tanto culo si può. La questione guadagno meriterebbe un lungo discorso. Spesso il musicista di una band da 1000/3000euro di cachè si trova a fare beneficenza fiscale e ritrovarsi con due lire in tasca… infondo avere una band è un po’ come essere piccoli imprenditori, fortemente penalizzati in questo momento storico.

Domandone che faccio a tutti coloro che incontro: cosa è per te la musica indie?

E’ una cosa vasta e variegata quella che chiamano indie. Esemplificando molto io penso che la differenza tra quello che facciamo noi e quello che fa una major è nel modus operandi. La differenza tra fare quello ti piace, con pochi compromessi, sperando che piaccia al maggior numero di persone e fare musica studiata per piacere al maggior numero di persone. Ecco.

Parlami del Matteo artista: Matteo Costa

Costa è il cognome di maia mamma. Mi piaceva portar avanti la stirpe Costa. Il disco a nome Matteo Costa è l’unico a mio nome  (senza i 4fioriperzoe, LE-LI, The Hunzikers) perché è un disco molto personale. Parla solo di me, troppo. L’ho fatto quasi tutto io e mi ha fatto bene. Ora con la band che mi ha seguito nei pochi live fatti ci stiamo trasformando nei COSTA! Tutto maiuscolo con punto esclamativo e pubblicheremo una serie di 45giri digitali con 30 copie fisiche di ognuno e poi un giorno magari faremo un disco. Ma la mia “carriera” musicale è sempre subordinata al lavoro di produttore di Lo Stato Sociale, L’Orso, L’Officina Della Camomilla, Brace, ecc.

Da quali artisti ti senti influenzato come produttore e musicista?

Da quelli con cui lavoro e con cui condivido label e studio soprattutto. Da chi usa la parola in modo invidiabile come Giovanni Truppi e Brace, da chi tira sempre fuori suoni “nuovi” e sa stupirmi come Damon Albarn, dallo Ska Roots, dalla musica nera, Otis Redding, Chack Berry, Toods & The Maytals, Harry Belafonte, Bob Marley… ma in altre epoche avrei potuto dirti Celentano, Ciampi, Capossela,  Tenco… piuttosto che gli Underworld, insomma cambia di continuo.

C’è un artista che invidi alle altre labels italiane?

Mi piacerebbe un gruppo strillone, tipo i Fast Animals & Slow Kids, i Gazebo Penguins, i Management del Dolore Post Operatorio.

In questi giorni purtroppo assistiamo a scene di orrore provenienti da Gaza con immagini di corpi straziati di centinaia di vittime innocenti, soprattutto bambini. I media tradizionali sembrano non dare il giusto peso alla vicenda. La scena musicale indipendente si caratterizza in fenomeni di aggregazione e festa come festival, eventi o compilation. Quasi mai assistiamo però in questo mondo si assiste a grandi eventi in nome di cause socialmente impegnate. Come mai? Non sarebbe ora? 

Noi nel nostro piccolo ci proviamo, tutti i nostri proventi delle prime due settimane di vendite del nuovo de lo stato sociale le abbiamo date ad Emergency, ieri suonavamo con Costa e stato sociale a Crevalcore per la ricostruzione dopo il terremoto e tutti i giorni, ogni giorno, diciamo la nostra su facebook in merito ai bombardamenti su Gaza e singolarmente siamo scesi in piazza per dire la nostra. Per me è sempre l’ora di fare qualcosa, nonostante le nostre vite incasinate.

martedì 22 luglio 2014

[Musicraiser] Roberto Tiranti: dalla storia dell'hard rock italiano al primo album



Roberto Tiranti da Genova è uno dei personaggi più importanti della storia dell'hard rock italiano. Nella sua carriera può vantare numerose militanze in band hard rock e metal italiane come Vanexa, Blindosbarra, Labyrinth, Ken Hensley Live Fire, Mangala, Vallis, A.P.D e anche una collaborazione coi New Trolls e Il Rovescio Della Medaglia.

Cantante dotato di una spiccata sensibilità musicale nonché bassista, dopo 25 anni di carriera ha deciso di produrre il suo primo disco, che non ha ancora un titolo (per il quale Roberto ha chiesto un suggerimento alla rete) affidandosi al crowdfunding di Musicraiser. La motivazione è innanzitutto evitare di "delegare" i vari processi di produzione di del disco a terzi poiché Roberto ha perfettamente in mente come dovrà essere realizzata ciascuna fase avvalendosi della collaborazione di grandi professionisti.  Nell'album ci sarà spazio per il Rock ovviamente, per atmosfere "acustiche" e per brani completamente vocali. L'obiettivo economico richiesto dalla campagna è piuttosto importante: 10.000 euro, ma ben commisurato alla storia dell'artista in questione.

Le ricompense consentono di apprezzare la storia e i virtuosismi di Roberto. Si segnalano il cd introvabile 40/25, lezione di canto con Roberto, un basso elettrico DBZ Imperial (a soli 250 euro), esibizione presso il luogo desiderato dal raiser in duo (con il chitarrista Andrea Maddalone) o con una intera band.

Per i raisers sostenere Roberto Tiranti significa partecipare alla produzione di un grande evento discografico della musica italiana legata ali virtuosismi hard rock, prog e metal. A meno di 25 giorni dalla fine del periodo di offerta hanno già risposto all'appello più di 150 raisers consentendo di superare la metà dell'obiettivo prefissato.

Link alla campagna Musicraiser: http://www.musicraiser.com/it/projects/2655-inizio-una-grande-avventura-il-mio-disco

mercoledì 16 luglio 2014

Sei Tutto L'indie Di Cui Ho Bisogno partner ufficiale di INDIeVISIBILE Festival

Sei Tutto L'Indie Di Cui Ho Bisogno, la più grande community Facebook sull'indie 100% italiano, è lieta di annunciare che sarà partner ufficiale della seconda edizione dei INDIeVISIBILE festival, la rassegna musicale ad ingresso gratuito, promossa dalla Associazione Culturale Valerio Capponi. L’associazione nasce nel 2005 col forte bisogno di ricordare Valerio, prematuramente scomparso in un incidente stradale nell’estate del 2004. Egli era un ragazzo attivo, interessato e curioso, ricco di idee e progetti. Amava l’arte in tutte le sue espressioni: il cinema, la fotografia, la musica. L’associazione Culturale Valerio Capponi nasce così al fine di promuovere eventi e manifestazioni in ambito artistico e culturale. L’INDIeVISIBILE festival nasce proprio per riportare in vita le passioni di Valerio per quanto riguarda l’ambito musicale, creando un grande evento che possa raccogliere amanti della musica, ma anche delle arti visive.

L’evento si svolge, come l’anno passato, nella suggestiva cornice di Largo Hengs, nel cuore del centro storico di Ancarano (TE) e sarà accompagnato da buona birra e dalle prelibatezze del territorio abruzzese. Il festival ospiterà il meglio del panorama Rock indipendente italiano, tra cui Levante, Bud Spencer Blues Explosion, Gazebo Penguins e il Triangolo. Il programma prevede due artisti diversi che ogni sera si divideranno il palco.

Si parte il 7 agosto con la voce della cantautrice catanese LEVANTE. Dopo aver spopolato in radio con il singolo Alfonso, Levante non accenna ad arrestare la sua crescita. Infatti, arriverà ad Ancarano reduce dalle aperture del tour dei Negramaro, continuando con il suo MANUALE DISTRUZIONE tour, in giro per tutta Italia. Gli accenni soul e il suo romanticismo contemporaneo, arrabbiato e ironico, fanno di lei un’artista unica nel suo genere. Ad anticiparla sarà Il Triangolo. La band piemontese, che da poco ha fatto uscire il suo secondo disco Un’America, riprende i suoni della beat generation italiana, sconvolgendoli con ritmi incalzanti.
Durante la serata si terrà l’esibizione di “Live painting” dell’artista Nima Tayebian

L’8 agosto sarà il turno degli emiliani GAZEBO PENGUINS, una delle band più stravaganti ed originali della scena indie rock. Si formano nel 2004 a Correggio e il loro genere si può definire post-punk/post-hardcore.
I Gazebo Penguins, attraverso l’ultimo album, Raudo, vantano l’efficacia di un suono diretto, orecchiabile ed altamente esplosivo, proprio come suggerisce il titolo dell’album. Ad un anno esatto da quest’ultimo realizzano  Santa Massenza, un nuovo split con Johnny Mox. In apertura, sul palco, si esibiranno i toscani Etruschi From Lakota, band descritta come “caricata a Chianina e Led Zeppelin” che parla e racconta di terre toscane, provincia, lavoro, tematiche politiche e sociali. A seguire gli umbri Progetto Panico, caratterizzati da una attitudine punk che si mescola con influenze pop e cantautoriali. Il loro album “Vivere Stanca” viene prodotto da Karim Qru (The Zen Circus), dopo averli notati ed apprezzati.

A chiudere la II° edizione dell’INDIeVISIBILE festival, il 9 agosto, tocca ai BUD SPENCER BLUES EXPLOSION, band rock-punk blues formatasi nel 2007. Il duo romano, composto da Adriano Viterbini (voce e chitarra) e Cesare Petulicchio (Batteria), si distingue per doti interpretative fuori dal comune e per testi in italiano mai banali, cantati con piglio più o meno hendrixiano. I BSBE porteranno in scena il nuovo album BSB3, che grazie alle frequenti aperture strumentali, gli slanci filopsichedelici e la sanguigna irruenza della maggior parte delle tracce, conferisce un gran bell’equilibrio fra ruvidezza e melodie. Ad affiancarli vi saranno i Noir Tesla, che apriranno l’ultima serata del festival. Il trio rock moderno, formato da voce, synth, chitarra e batteria, pone grande attenzione alle strutture ritmico-melodiche ed è sempre alla ricerca di una identità sonora originale. In uscita a Luglio il primo EP contenente 7 brani dal titolo omonimo “Noir Tesla”. A coronare la serata Flebo, Keope e Mons, artisti della “street art” si esibiranno in performance dal vivo.

L’INDIeVISIBILE festival si propone come un appuntamento fisso in estate e un punto di incontro per tutta la vallata abruzzese, ma non solo; Ancarano si trova infatti anche al confine con la regione Marche. La location che ospiterà il festival (Largo Hengs, nel cuore del centro storico di Ancarano (TE) viene scelta appositamente per valorizzare il territorio. Le bellezze di questi piccoli centri rimangono  spesso sconosciuti a chi non ha mai avuto modo di visitarli, passeggiando tra le “ruette” e le “viuzze” del centro storico, scoprendo scorci mozzafiato. Negli anni futuri ci auguriamo un coinvolgimento di altri piccoli centri abruzzesi e marchigiani per portare anche lì una ventata d’aria fresca in ambito musicale.

Quest’anno tante saranno le novità. Diverse attività collaterali riempiranno il calendario del festival: Mostre, mercatini, proiezioni, dj-set e live performance, senza dimenticare i vari stand enogastronomici.

Website: www.acvc.it
Facebook: www.facebook.com/acvaleriocapponi
Twitter: @acvcapponi

martedì 15 luglio 2014

[Musicraiser] Un album in vinile per i Polar Of The Masses

 I Polar Of The Masses sono una band molto apprezzata nel panorama rock indipendente nostrano. Il trio veneto nasce nel 2003, comincia ad autoprodursi per poi essere ingaggiata dall'etichetta Black Nutria. Il risultato sono 4 album (di cui l'ultimo in italiano) caratterizzati da un sound rock di forte impatto e davvero molto originale. I Polar Of The Masses possono vantare anche diversi live in Europa.

La campagna su Musicraiser è finalizzata alla stampa esclusiva in vinile del quinto album, anch'esso in italiano. Le spese di registrazione sono già interamente coperte da budget proprio.

Per i raisers una serie di ricompense davvero creative e coinvolgenti. Tra queste spiccano le lezioni di batteria di Alessandro Lupatin in studio di registrazione, cena a casa del frontman Simone Pass, giro in moto e lezioni di basso con il bassista Davide Della Pria, drink insieme a un amico e alla band nel loro locale preferito, supporto web nella creazione di un proprio brano, live presso luogo indicato dal raiser.

A poco più di due settimane dalla fine della campagna la raccolta ha superato il 60%. Per i raiser si tratta di una grande occasione per trascorrere ore tutte per loro con la band e finanziare un rock originale e tutto italiano

Link alla campagna Musicraiser: http://www.musicraiser.com/it/projects/2333-nuovo-album-in-vinile-polar-for-the-masses

mercoledì 9 luglio 2014

[Musicraiser] Documentario sulla band di strada La Terza Classe


Per fortuna ci sono anche le band di strada, quelle che viaggiano, conoscono gente in tutto in mondo e portano la loro musica in ogni angolo delle città. Diverse volte queste band hanno sfruttato la popolarità acquisita nelle loro innumerevoli esibizioni per strada per produrre un disco, si pensi ai casi vincenti di Soltanto e Nate Maingard.

Ora è la volta de La Terza Classe, sei musicisti napoletani che dal 2012 portano in giro per l'Europa generi musicali come bluegrass, country, dixieland, folk. Il loro spirito è quello dei  migranti di fine '800 che nei transatlantici, in terza classe appunto, tramutavano in gioia le sofferenze di un lungo viaggio che avrebbe di lì a poco creato un "nuovo mondo" sociale ed anche musicale.

Attraverso la campagna Musicraiser l'obiettivo è quello di produrre un documentario sulle radici della musica suonata da La Terza Classe. Partenza da New York verso sud, si sposteranno lungo gli stati della East Coast attraversando quei luoghi che, a partire dal XVIII secolo, hanno subito l'influenza musicale più diretta del vecchio continente, rimasticandola e trasformandola in quello che più in avanti sarebbe diventato addirittura il Rock'n'roll. Per realizzare questo documentario è richiesto un budget minimo di 2.000 euro.

Le ricompense sono molto numerose: ringraziamenti, disco autografato, download documentario in HD, box cd, t-shirt, booklet con fotografie della registrazione del nuovo disco, cena col gruppo, souvenir dagli USA, concerto in acustico a casa del raiser, concerto in locale/luogo stabilito, qualifica di co-produttore del documentario.

A due settimane dalla fine del periodo di raccoltà è stato superato il 70% dell'obiettivo finale. Un'occasione per diffondere il bluegrass e il dixieland made in Italy nelle strade di tutto il mondo.

mercoledì 2 luglio 2014

[Musicraiser] I Grimoon e i video che raccontano viaggi intergalattici.



La band italo-francese Grimoon è conosciuta oltre che per alt folk raffinato per i video artisticamente suggestivi che danno immagine ai loro pezzi. Una vera e propria produzione cinematografica parallela caratterizzata da cortometraggi animati.

In particolare i Grimoon sono un sestetto che nasce nel 2003 e ha alle sue spalle già 4 album prodotti dalla Macaco Records.

Perché i Grimoon chiedono sostegno su Musicraiser? Per festeggiare i 10 anni di attività della band, il progetto è l'uscita un nuovo album interamente sul tema del viaggio intergalattico e per accompagnarlo il desiderio è realizzare 10 cortometraggi animati sullo stesso tema. Sarà necessario dunque costruire set, pupazzi e personaggi animati. Tutto questo ha un costo, che da sola la band non è capace di sostenere. L'obiettivo finanziario minimo richiesto è pari a 2.500 euro, che costituisce solo una parte del costo totale.

Tra le ricompense troviamo oltre a cd e discografia in vari formati anche t-shirt, workshop di animazione, concerto presso il raiser e partecipazione a un mega concerto di presentazione del disco e dei video.

Mancano poco più di 10 giorni dalla fine del periodo di offerta e la campagna è quasi all'80% dell'obiettivo. Sostenere il progetto dei Grimoon significa dare il proprio contributo a un'esperienza non solo musicale ma anche cinematografica.