mercoledì 19 dicembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: Gianni Maroccolo e Valerio Zito

L'exploit di Musicraiser è ormai sotto la lente di ingrandimento di testate e webzine e sta ricevendo una sempre maggior attenzione da parte degli addetti ai lavori che sono tentati dalla soluzione rivoluzionaria del crowdfunding come mezzo per la realizzazione dei loro progetti musicali.

A meno di due mesi dal lancio i progetti di successo salgono a 23: questa settimana si sono aggiunti Soltanto, Galapaghost, Ninfeanera, The Spezials, e Massaroni Pianoforti.

Questa settimana vorrei segnalare invece i seguenti progetti:

Gianni Maroccolo con Claudio Rocchi - Vdb 23/nulla è andato perso

Valerio Zito - Nomi, Cose, Chissà


GIANNI MAROCCOLO con CLAUDIO ROCCHI

E' il progetto tanto atteso di Musicraiser, annunciato già ad ottobre durante la conferenza stampa di presentazione della piattaforma a Roma. E difatti non si tratta di un progetto qualunque grazie al suo valore simbolico non indifferente: ad aprire la raccolta fondi è un'icona della musica indipendente come Gianni Maroccolo, grande bassista che ha suonato nelle band più innovative: i primi Litfiba (i migliori), i CCCP,  i CSI e i PGR. Ma Gianni è anche uno dei più importanti produttori dell'indipendente italiano lanciando gruppi come i Marlene Kuntz. Tutti nomi pesanti.
In realtà Gianni pensava al crowdfunding da tempo e studiava siti stranieri dove questa forma di raccolta fondi era già affermata, fino a quando non gli è giunta voce della nascita di una piattaforma tutta italiana grazie a un'idea di Giovanni Gulino e Tania Varuni, dai quali si è lasciato corteggiare.
Suo compagno di viaggio è l'amico Claudio Rocchi, figura seminale del progressive (e non solo) italiano, anche lui bassista.
La raccolta fondi è destinata a finanziare la realizzazione del maxi-progetto vb23: "Nulla è andato perso" (cd & lp), "Storie di un suonatore indipendente" (libro fotobiografico) e "Oltre le Ottave" dvd  per un minimum goal pari a 9.000 euro
Si tratta in realtà di una co-produzione perché per l'intero progetto sarà necessario il 278% della cifra indicata. Il cd e il vinile saranno registrati con Claudio Rocchi, mentre il libro fotobiografico dei 30 anni di carriera di Gianni sarà realizzato dal fotografo Alessandro d'Urso. e Il dvd prevede video, cortometraggi e cartoni animati che nascono da svariate collaborazioni che nascono da incontri preziosi in giro per l'Italia. Il tutto verrà realizzato minimizzando i costi di produzione, per un prodotto finale essenziale di arte povera ed ecosolidale, fatto a mano in Nepal e assemblato in Italia.
L'intento appare nobile, ambizioso, quasi mistico: poiché i due amici "producono paesaggi sonori psichedelici, elettronica con inserti elettroacustici e parole cantate". Gli scenari "sono quelli che lo sviluppo che il potenziale umano può e deve configurare, in una società fortemente segnata da molteplici povertà e mancanza di prospettive, dove forte è la necessità di trovare ideali". Una traccia è stata realizzata addirittura con il contributo di più di 100 bassisti attraverso una base messa a disposizione in rete.
Le ricompense consistono direttamente nel prodotto finale, che non sarà disponibile in alcun punto vendita ma potrà essere acquistato solo attraverso il crowdfunding, e questo è un aspetto molto interessante. Ecco cosa è possibile ricevere: cd (20 €), lp (25 €); cd + dvd (25 €), lp + dvd (30 €), libro (35 €), libro + dvd (40 euro), cd + libro (50 euro), cd + libro + dvd (55 €), cd + lp + libro + dvd (80 €).

Se si desidera avere questo preziosissimo materiale che ruota attorno a una delle icone dell'indipendente italiano l'unica scelta è esserne co-produttori. Sembra proprio che il principio stia catturando raisers: in poco meno di una settimana ben 120 fans hanno contribuito a raccogliere più di 5.000 euro!
  


VALERIO ZITO


Il lucano Valerio Zito è un giovane esponente della nuova scuola cantautorale italiana di cui fanno parte gente come Brunori Sas, Antonio Di Martino e Nicolò Carnesi; lo stile è comunque personale con una certa attenzione per le parole. Insieme al suo gruppo ha già registrato e missato l'album autoprodotto "Nomi, cose e chissà" e per promuoverlo ha scelto una strategia di packaging da finanziare interamente su Musicraiser attraverso un progetto low budget (400 euro).
Si tratta in particolare di una vera e propria creazione di "art attack" che Valerio ci illustra abilmente nel video di presentazione del suo progetto: il "disco orario" ovvero una confezione del cd a edizione limitata (500 copie) che ricorda appunto di dischi orari che troviamo nelle automobili con tanto di movimento rotatorio e una cover che richiama al gioco "nomi, cose e città". L'obiettivo minimo di raccolta è di 400 euro non serviranno a finanziare l'intero progetto che costerà a Valerio intorno alle 1.200 euro.
Le ricompense sono un po' per tutti i gusti (e portafogli), tra queste segnalo: brani dell'album direttamente sulla mail (3 €), disco a casa + lettera d'amore/odio sotto forma di canzone (40 €), due dischi + una notte per due in un bed & breakfast sui monti lucani (50 €), disco + live acustico a casa (100 €), disco + live con la band a casa o nella propria città (300 €). Perfino una amministrazione comunale potrebbe raccogliere appena 300 euro per avere un live di Valerio Zito e la sua band nel proprio paese/città!

Quando mancano ancora 35 giorni dalla scadenza il progetto di Valerio sta andando molto forte, manca poco affinché il progetto del "disco orario" non resti un'idea "parcheggiata" nel dimenticatoio!

mercoledì 12 dicembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: Umberto Maria Giardini e Kafka On The Shore

A seguito dell'incredibile exploit di Musicraiser i progetti di successo sono ormai 15. Nell'ultima settimana si sono aggiunti anche Lo Stato Sociale e Tomakin.

Questa settimana vorrei analizzare due recentissimi progetti che mirano a una raccolta fondi per il finanziamento di un videoclip:




UMBERTO MARIA GIARDINI

Ecco approdare su Musicraiser uno dei progetti più prestigiosi in assoluto. Per i più disattenti, Umberto Maria Giardini non è altro che il vero nome di Moltheni, cantautore marchigiano che ha scritto pagine indelebili della storia dell'indipendente italiano. Osannato dalla critica e con una folta schiera di fan, di certo non è riuscito a fare della musica la sua fortuna economica restando legato al mestiere di vigile del fuoco. Nell'estate del 2010 Moltheni dichiara pubblicamente il suo esilio musicale, ma nell'ottobre del 2012 torna sulle scene pubblicando, sotto il nome reale di Umberto Maria Giardini, l'album "La Dieta dell'Imperatrice" (La Tempesta/Venus), un lavoro straordinario, di qualità superiore di cui il brano "Il Trionfo dei Tuoi Occhi" rappresenta a mio parere una delle migliori canzoni del 2012, intensa e sublime come poche.
E' proprio per lanciare questo singolo, che Umberto chiede ai propri fan, io dire l'"onore" di finanziarne il videoclipL'idea del regista Nicola Santoro verte su un immaginario legato al simbolismo nonché alle atmosfere noir del brano stesso. Si tratta dunque di una produzione di assoluta qualità, e "la qualità purtroppo a volte comporta spese". Il minimum goal richiesto è pari a 4.000 euro.
Le ricompense sono davvero succulente e consentono addirittura di trascorrere un po' di tempo insieme ad Umberto: videomessaggio di ringraziamento (10 €), cartolina "edizione limitata" con dedica (20 €), spedizione prossimo EP "Ognuno di Noi è un Anticristo" in anteprima con dedica (30 €), accredito a un concerto del Tour 2013 + backstage + consegna a mano del Disco con dedica (50 €), spedizione del prossimo EP "Ognuno di Noi è un pò Anticristo" + telefonata di ringraziamento (60 €), invito a cena per 2 durante le date del Tour 2013 + accredito per la serata (200 €),  invito al backstage del video e inserimento del nome nei crediti dello stesso + aperitivo a Bologna per la prima del clip + invio con dedica del EP "Ognuno di Noi è un po' Anticristo" (300 €), invito ufficiale per 2 persone durante le session di registrazioni a Bologna dell'EP "Ognuno di Noi è un po' Anticristo" Marzo 2013 + due giorni ospiti a casa di Umberto (800 €). 

Contribuire a  questo progetto non può essere altro che motivo di orgoglio per chi crede nella qualità della musica nel nostro Paese, perché essere raisers è anche una scelta di principio a sostegno della musica indipendente.

Ora, come non faccio mai per questa rubrica, vorrei che a "parlare" sia la canzone, un vero gioiello:




KAFKA ON THE SHORE


Ciò che mi ha colpito del progetto dei Kafka On The Shore è la capacità di legare un progetto di raccolta fondi a uno stuzzicante "marketing narrativo".
Per chiedere ai fan attuali e potenziali i fondi necessari per la produzione del loro primo videoclip per promuovere il singolo "Bob Dylan" i Kafka On The Shore ci fanno credere che il video in realtà sia già stato girato ma le bobine sono state rubate da "un criminale incallito che ascolta i Finley" . La storia è descritta tramite un video di presentazione girato come un vero e proprio cortometraggio corredato della lettera del terribile criminale. La descrizione del progetto è davvero spassosa e si parla di una cosca malavitosa ceka legata al Movimento Separatista Neomelodico che ha privato gruppo della preziosa pellicola e ora l'unica possibilità è pagare loro il  "zozzo riscatto"  richiesto: 2.000 euro. Ai raisers viene richiesto dunque non di "finanziare un prodotto" ma di "pagare un riscatto" a favore dei malcapitati Kafka On The Shore; ci sono solo 60 giorni di tempo!
Ma chi sono i Kafka On The Shore? Il loro nome proviene dall'omonimo romanzo di Murakami e sono un vero e proprio collettivo internazionale avente base a Milano: "un quartetto di facili costumi nato 2 anni fa dalla fusione un po' bizzarra di un americano di Chicago che canta a squarciagola, un tedesco dalla lunga criniera bionda che pare essere un percussionista nero, un siciliano diplomato in pianoforte sotto la guida di una Maestra Zen tra le vallate liguri, e un chitarrista di Nashville dalla madre austriaca che ha influenzato anche quel pivellino di Jimi Hendrix".
Cantano in inglese e hanno battezzato il loro genere musicale "Pirate Mexican Porn Rock", ascoltando un po' la loro musica sul web ci si accorge che si tratta di un rock sperimentale molto interessante. A gennaio 2013 uscirà il loro primo disco dal titolo "Beautiful But Empty" per La Fabbrica Etichetta Indipendente.
Anche le tantissime ricompense in quanto a fantasia non deludono affatto, segnalo in particolare: ringraziamento su Facebook/mail + foto Kafka via mail (3 €), ringraziamento su Facebook/mail + il testo del singolo "Bob Dylan" ad inchiostro (5 €), download del primo disco dei Kafka + disegnino di Vinz Parisi + vasta accozzaglia di poesie di seconda mano scritte e schizzate dalla perversa penna di Freddy Lobster. (10 €), primo disco dei Kafka On The Shore fra le mani, e in più una serata in compagnia dei Kafka On The Shore in giro per Milano (15 €), la spedizione del di "Beautiful but empty", autografato  + una t-shirt ufficiale della band + nome sui titoli di coda del videoclip (30 €), il primo disco dei Kafka + una cena a tema (con possibilità di scelta) per 1 persona con i Kafka a casa loro a Milano oppure in luogo da definirsi in concomitanza con una delle date del tour (35 €), concerto segreto a  Milano + cd + nome sul video (40 €), addirittura la possibilità di musicare il proprio film muto preferito (50 €) registrazione di un pezzo con i Kafka (100 €), concerto a casa del raiser + cd + nome su videoclip (200 €).

Avanti raisers, combattiamo questa squallida criminalità che sostiene i Finley e paghiamo il riscatto!!!

mercoledì 5 dicembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: Kalweit and the Spokes e Lo Stato Sociale

Continua il clamoroso successo del crowdfunding musicale di Musicraiser e questa è un'ottima notizia per la musica indipendente italiana, quella che spesso si autoproduce e che ora può prodursi attraverso il finanziamento del suo stesso pubblico.
A Clubnoir, Barbara Cavaleri, Gap's Orchestra, Io Non Sono Bogte, Cinemavolta  Stile Libero e Innote si aggiungono I Science, Shandon, Summertime Choir, The Spezials e Fabio De Matteis e QuintaEssenza Habanera.

Per questa settimana vorrei segnalare due progetti interessanti e nello stesso tempo prestigiosi:




KALWEIT AND THE SPOKES


Kalweit and the Spokes è un progetto musicale nato nel 2010 che ha la sua base a Milano ma i cui componenti provengono da realtà diverse. La cantante Georgeanne Kalweit è stata la voce dei Delta V dal 2001 al 2004, è americana, si è trasferita in Italia per studiare arte e difatti è anche pittrice. Alla chitarra Giovanni Calella e alla batteria Mauro Sansone, che ha già suonato per Giuliano Dottori. Esperienza musicali diverse che si fondono in un sound davvero notevole, tra blues, alt-country e post-punk, impreziosito dalla voce androgina di Georgeanne.
Dopo aver registrato l'album "Around the Edges" nel 2010 per Irma Records, Kalweit and the Spokes ha autoprodotto l'album interamente in inglese intitolato "Mulch" la cui uscita è prevista per l'inizio del 2013. "Mulch" in italiano significa "pacciame" e "osserva la vita dei personaggi a rischio di estinzione in un mondo usa e getta, attraverso micro-storie ironiche, eccentriche, ma anche molto realistiche, ambientate a Minneapolis, sia del passato che del  presente". L'obiettivo a lungo termine è un tour americano nel 2013, mentre l'obiettivo a breve termine, quello per cui il gruppo si rivolge ai propri fan su Musicraiser, è la promozione di "Mulch" attraverso le stazioni radio americane: 10 settimane su oltre 300 radio tra stazioni universitarie e pubbliche. Per fare ciò saranno necessari almeno 3.500 euro che Kalweit and the Spokes chiedono ai propri fan in un periodo in cui le etichette indipendenti non fanno investimenti per gruppi all'estero.
Tra le ricompense offerte ai raisers spiccano: una lezione di chitarra o batteria a Diabolicus Studio a Milano (40 €), borsa "made in carcere" con logo del gruppo (60 €), l'album "Mulch" autografato più un dipinto originale di Georgeanne (100 €), tre copie di "Mulch" autografate e una poesia di Georgeanne recitata su Skype (125 €), un concerto con tre copie del disco (500 €) e un concerto in una bolla artificiale + 5 album autografati più ringraziamento sui social network come più grande raiser (2.000 €).

Il progetto è partito da pochissimi giorni e siamo già al 6%. Forza raisers, è arrivato il momento di promuovere un gruppo italiano di qualità all'estero!!!



LO STATO SOCIALE


Con Musicraiser si chiede di finanziare anche versioni deluxe. E' questo l'obiettivo dei bolognesi Lo Stato Sociale, gruppo indipendente del momento, capace di vendersi come pochi utilizzando al meglio il social media marketing offrendo un'immagine piacevolmente nichilista di sé.
La deluxe edition consiste in una versione estesa del successo "Turisti della Democrazia", comprendente due cd di cui il secondo conterrà l’intera scaletta dell’album, reinterpretata, coverizzata e remixata da 11 artisti e dj italiani e internazionali.  Gli artisti confermati sono: 99 posse, Gazebo Penguins, Management del  dolore post operatorio, Giovanni Gulino dei Marta sui tubi, Ex Otago,  Nicolò Carnesi, Digi G'Alessio, Furtherse, i francesi The Supermen lovers. gli inglesi Swayzak, Blatta e Inesha e Frank Agrario.  Nonché i compagni di etichetta Matteo Costa e gli straordinari L’officina della camomilla. Il minimum goal in questo caso è pari a 4.000 euro.
Le ricompense sono davvero tante e tra le più creative proposte sinora. Segnaliamo: una foto-ringraziamento sulla fan page (3 €), partitella a basket con lo Stato Sociale in un campetto di Bologna (con annessa colletta per le birrette) + download edizione deluxe +  nome raiser sul disco (15 €), canzone d'amore musicata a cappella dal tastierista Carota per San Valentino con il testo del raiser + cd deluxe (25 €) , mixtape realizzato appositamente da Bebo + nome del raiser tra i produttori del disco + cd deluxe (35 €), due bottiglie di vino imbottigliate appositamente da Albi + nome raiser tra i produttori + cd deluxe (35 €), video oroscopo realizzato appositamente per il raiser da Lodo e Checco + nome raiser tra i produttori + cd deluxe (50 €), cena cucinata e offerta dai ragazzi de Lo Stato Sociale con annessa chiacchierata + nome raiser tra i produttori + cd deluxe (100 €), tutte le famose magliette con le scritte demenziali indossate da Lo Stato Sociale + boccia di vino imbottigliata da Albi + mixtape di Bebo + nome raiser tra i produttori + cd deluxe (120 €).

A 16 giorni dal termine del progetto è stato raggiunto l'87% del'obiettivo. Quale miglior occasione per i fan se non questa per finanziare un prodotto fatto appositamente per loro dai loro beniamini?

mercoledì 28 novembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: Iotatòla e Massaroni Pianoforti

A poco più di un mese dalla nascita dell'ambizioso progetto di Giovanni Gulino e Tania Varuni sono ben sette i progetti di successo: a Clubnoir, Barbara Cavaleri, Gap's Orchestra, Io Non Sono Bogte, Cinemavolta si aggiungono Stile Libero e Innote.

Questa settimana vorrei approfondire due progetti di qualità:


Massaroni Pianoforti - Nuovo album: "Non Date il Salame ai Corvi"



IOTATOLA

Il progetto aperto pochi giorni fa da Iotatòla ("Io da sola" come se pronunciato come da una bambina) si presenta particolarmente interessante per almeno due aspetti:
1 - Iotatòla sono un vero e proprio super-duo palermitano: Serena Ganci proviene dai jazz club di Parigi, mentre Simona Norato vanta diverse esperienze e collaborazioni nell'indie italiano (Famelika/Dimartino). Hanno già raggiunto un discreto successo nazionale con loro primo album "Divento Viola" e il risultato della loro fusione è una miscela di rock e jazz vivace e sicuramente molto originale. Sono apparse nel programma della Dandini "Parla con Me" e dal vivo ho avuto personalmente la possibilità di ammirarne la duttilità sonora, la creatività e le capacità istrioniche oltre che tecniche.
2 - Da un punto di vista produttivo il progetto presentato dalle Iotatòla è particolarmente accattivante poiché si tratta di una integrazione  di 4.000 euro a un budget già stanziato dalla loro etichetta Mafi s.r.l. ai fini della produzione del secondo album.
Tra le ricompense: un ringraziamento personalizzato su Facebook (3 €), borsa con il Salvatore della loro omonima canzone (nome con il quale il duo descrive un vibratore) contenente inoltre il disco con dedica personalizzata e invito al concerto più vicino a casa del raiser (50 €), invito concerto + invito a cena pre o post concerto + copia autografata del disco (100 €), mini-live acustico a casa del raiser (250 €).

Quando mancano ben 55 giorni dalla fine del periodo di raccolta 27 raisers hanno già contribuito a raggiungere l'11% del'obiettivo. Chissà quanti altri fan vorranno diventare co-finanziatori del nuovo esplosivo album delle Iotatòla!!!


MASSARONI PIANOFORTI

Dietro il nome Massaroni Pianoforti si nasconde Gianluca Massaroni, cantautore di Voghera nipote di un liutaio e figlio di commerciante di strumenti musicali. Gli strumenti dunque non sono mai mancati in famiglia e Gianluca ha cominciato a comporre canzoni nel suo sgabuzzino togliendosi anche qualche soddisfazione come il premio della critica Musicultura 2006. Ora l'obiettivo di Gianluca è realizzare il suo secondo album "Non Date il Salame ai Corvi", incidendo una serie di canzoni scelte tra le tante che ha composto con un minimum goal pari a 3.000 euro. L'album viene ironicamente definito da Gianluca "il disco più brutto della storia" ed egli stesso si presenta simpaticamente come un cantautore improvvisato e tragicomico: un "cantautonomo".
Tra le tantissime ricompense offerte ai fan che supporteranno il progetto troviamo un bel calcio in culo + 3 mp3 inediti + video di ringraziamento cantato (5 €), una lezione di chitarra, pianoforte o songwriting via Skype (35 €), cover propria canzone preferita (50 €) occhio però alla pronuncia inglese non proprio perfetta di Gianluca (per sua stessa ammissione),  accordatura pianoforte + una canzone cantata per il fan (80 €), voce del raiser nel disco (coro, strofa, parlato, ecc.) (100 €), un concerto a casa (150 €) o nel proprio locale (300 €) e infine la chitarra acustica usata da Gianluca Alhambra NW CW 1 Elec. (500 €).

A 24 giorni dalla scadenza del periodo di raccolta fondi è stato raggiunto il 36% dell'obiettivo. Forza raisers, diamo a Gianluca Massaroni la possibilità di incidere "il disco più brutto della storia", ne ha il sacrosanto diritto, no?

martedì 20 novembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: Fabio De Matteis e Stile Libero

Attualmente i progetti che hanno raggiunto il minimum goal ammontano a cinque: a Barbara Cavaleri, Gap's Orchestra, Io Non Sono Bogte e Cinemavolta si aggiungono i Clubnoir.

Per questa settimana ho scelto di illustrare i seguenti progetti:

Fabio De Matteis - Promozione nuovo album. Perché quando si sogna in due comincia la realtà...

Stile Libero - Rassegna concertistica a cura della Consulta Studenti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali di Pavia 




FABIO DE MATTEIS

Fabio Specchiulli è uno psicoterapeuta cresciuto e Lesina in provincia di Foggia e trapiantato a Roma, ma  soprattutto un cantautore impegnato e di personalità, in arte Fabio De Matteis. 
Dopo aver condiviso il palco con autori importanti come Giuliano Palma, Sergio Cammariere, Marco Parente e James Senese, esperienza da busker (non è il solo su Musicraiser, vedasi Soltanto), Fabio registra nel 2012 il suo primo album: "Io Non Mi Fido Di Questo Mare", con il quale riesce a catturare l'attenzione degli addetti al lavori sul web: l'album c'è ma ha bisogno di un pubblico importante, poiché "quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà". Per raggiungere l'obiettivo sarà necessario un ufficio stampa che sia in grado di promuovere l'album su larga scala. Tutto ciò si traduce in un budget economico di 1.500 euro
Tra le ricompense offerte da Fabio spiccano: possibilità di registrare delle tracce musicali per chiunque abbia intenzione di inciderle (50 €), ringraziamenti sulla copertina del disco spedito direttamente a casa del raiser con dedica (60 €), trasformare testi in canzoni (100 €), concerti a casa (120 €), in un locale attrezzato (160 €), in un locale non attrezzato (200 €) e, infine una super-ricompensa: tutto quello che il raiser possa desiderare (1.000 €) purché non si tratti di rubare, ammazzare o fare sesso!

Ad oggi grazie a ben 69 persone Fabio raggiunto il 60% del suo obiettivo...mancano 31 giorni, forza  raiser, consentiamo a "Io Non Mi Fido Di Questo Mare" di ottenere la fama che si merita!


STILE LIBERO

Questo progetto si presenta particolarmente interessante per due motivi: il genere musicale e la durata. Stile libero è una rassegna concertistica curata dalla Consulta degli Studenti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "F. Vittadini" di Pavia. Sul profilo Musicraiser è già presente il programma dettagliato della rassegna, che avrà inizio il 29 novembre 2012 e si concluderà il 14 febbraio 2013. In nome Stile Libero deriva dal fatto che si esibiranno musicisti solisti o in ensemble da camera provenienti da repertori differenti: musica antica, romanticismo, barocco, free jazz, neoclassicismo, autori classici contemporanei ecc. Gli studenti dell'istituto è necessario un budget minimo di 500 euro da raccogliere in poco più di 10 giorni; un vero e proprio progetto-lampo. Si tratta di un evento legato a stili musicali inediti nel primo mese di vita della piattaforma di crowdfunding Musicraiser, ma sicuramente che apre sbocchi molto interessanti per incentivare la diffusione e l'educazione a forme di musica di altissima qualità.
Le ricompense offerte sono legate direttamente all'evento con possibilità ad esempio di ottenere ringraziamenti sui programmi più due posti riservati per uno (10 €) o per due (15 €) concerti a scelta o un posto riservato per tutti i concerti (20 €). C'è anche la possibilità di diventare ufficialmente il "The Biggest Raiser" con ringraziamento ad hoc e 5 posti riservati a sedere in prima fila per tutti i concerti della rassegna (500 €).

In pochi giorni è stato già raggiunto il 60% del minimum goal. In questo caso si potrebbe dire: che la sinfonia della raccolta fondi vada avanti!

venerdì 16 novembre 2012

Musica indipendente italiana da esportazione - una regione, una canzone

Riprendo la stessa formula utilizzata per la musica in lingua italiana del post del 24 settembre per associare ad ogni regione una canzone stavolta però di gruppi italiani che cantano in lingua straniera. Rispetto alla musica in italiano la varietà musicale si restringe un po' a generi ben definiti, ma la qualità è piuttosto elevata.


VALLE D'AOSTA
Yellow School Bus Factory - Desert Roam




TRENTINO ALTO ADIGE
Casa del Mirto - The Haste




PIEMONTE
The Van Houtens - John Ferrara & Betty Karpoff




LIGURIA
Ila & The Happy Trees - Breathe Again




LOMBARDIA
Iori's Eyes - Anchor




VENETO
C+C=Maxigross - Low-Sir




FRIULI VENEZIA GIULIA
Mellow Mood - Dance Inna Babylonia




EMILIA ROMAGNA
Bon Corn - Love Turns Around




TOSCANA
The Vickers - The Only One



MARCHE
Be Forest - Florence




UMBRIA
Tiger! Shit! Tiger! Tiger! - Crime Wave




LAZIO
Betty Poison - July


ABRUZZO
El Santo Nada - Gallinas y Lagartos




MOLISE
Lapingra - This Is Not A Test




CAMPANIA
A Toys Orchestra - Letters To Myself




PUGLIA
Eels on Heels - Unknown Mission





BASILICATA
Divenere - Monochromatic Butterfly




CALABRIA
Camera237 - Carry On (To Carry On)




SICILIA
Gentless3 - Since98




SARDEGNA
Diverting Duo - Home





E' anche questa una playlist che vuole mettere in luce la varietà del movimento. Qualsiasi suggerimento è ben accetto nei commenti!

martedì 13 novembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: Soltanto e Io Non Sono Bogte

Mentre scrivo sono ormai quattro i progetti che hanno raggiunto il minimum goal: a Barbara Cavaleri si aggiungono Gap's Orchestra, Io non sono Bogte e Cinemavolta. Questo conferma il grande successo e le potenzialità della piattaforma di crowdfunding musicale Musicraiser.

Per questa settimana vorrei focalizzarmi sui seguenti progetti:

Soltanto - Le Chiavi di Casa Mia. L'album di Soltanto

Io Non Sono Bogte - La discografia è morta e io non vedevo l'ora


SOLTANTO


Dietro ogni artista c'è una storia. E la storia è uno degli elementi essenziali del progetto di Soltanto. 
Soltanto è Matteo Terzi un ragazzo che dopo aver conseguito una laurea e trovato un lavoro decide di licenziarsi alla faccia della crisi per inseguire il suo vero sogno: diventare un busker, un musicista di strada. Nel video di presentazione del progetto Matteo mostra subito le sue eccellenti doti canore con una straordinaria interpretazione di Fix You dei Coldplay e racconta della sua scelta con le immagini del suo viaggio solitario in giro per l'Europa  in autostop e senza soldi con voce e chitarra come uniche ricchezze. Fino a tornare nella sua Milano per diventare uno dei più seguiti busker della città. Ora però ha un obiettivo ambizioso: produrre un album con canzoni tutte dal titolo "La Chiavi di Casa Mia". Per passare dalla strada allo studio di registrazione e raggiungere il suo pubblico attraverso la distribuzione del disco saranno necessari ben 8.000 euro. Soltanto può partire forte  della sua voce e della notorietà assunta per le strade di mezza Europa e Italia per raggiungere un obiettivo di certo non facile ma possibile. 
Cosa offre in cambio Soltanto ai suoi raisers? Oltre ad esempio al download digitale, dvd e biglietti del concerto spiccano una canzone scritta apposta per il fan-raiser (300 €) inviando tutti gli elementi che si desidera siano descritti nel brano, una settimana on the road insieme in occasione del tour estivo, con spese di viaggio a carico di Soltanto (500 €), addirittura un "asso piglia tutto" con tutte le ricompense in una (1.000 €) e, infine, la possibilità di essere il sostenitore numero uno: un posto disponibile per aggiudicarsi la propria foto più nome e cognome sulla copertina dell'album, insieme a qualsiasi altra ricompensa precedente: una corrispondenza biunivoca raiser-album.

Attualmente Soltanto può vantarsi di essere colui che ha raccolto l'importo più elevato ma mancano ancora 3.500 € circa. La realizzazione del sogno di questo talentuoso busker è dunque nelle mani dei prossimo raiser!  


IO NON SONO BOGTE


Tra coloro che hanno raggiunto il minimum goal troviamo questo interessante e creativo progetto low budget della band romana Io Non Sono Bogte che presenta un sound interessante, una sorta di miscela tra Le Luci della Centrale Elettrica, primi Marlene Kuntz e Massimo Volume.
Il frontman del gruppo, Daniele Coluzzi è anche un appassionato di discografia indipendente, tanto da averci scritto un libro, "Rock in Progress" ovvero un manuale per band emergenti che scaturisce anche da interviste ad artisti italiani del settore.
Io Non Sono Bogte ha chiesto ai suoi fan 500 euro per la promozione del loro primo album intitolato provocatoriamente "La Discografia è Morta e Io Non Vedevo l'Ora" e distribuito in formato USB Tape, ovvero una penna USB da 2 GB a forma delle vecchie musicassette, che ha il vantaggio di essere anche un gadget riutilizzabile.
28 raisers hanno consentito la raccolta di ben 571 euro a 5 giorni dalla scadenza del progetto. Le ricompense offerte sono interessanti e a basso costo: ad esempio la scelta di una cover di un classico italiano fatto male da suonare ai concerti (5 €), invito a un party che celebra la fine della discografia (5 €), consumazione presso il locale della chitarrista (5 €), lezione di batteria (10 €), una copia del manuale per band emergenti "Rock in Progress" (12 €), la possibilità di un concerto ad hoc per il fan (100 €).

Io Non Sono Bogte hanno già vinto la loro scommessa, diventando alfieri di una discografia moribonda anche grazie al rivoluzionario crowdfunding musicale di Musicraiser!

sabato 10 novembre 2012

La distribuzione geografica del movimento musicale indipendente italiano [infografiche]

In considerazione dei post precedenti, su tutti quelli del 15 settembre e del 29 ottobre, proviamo a tirare un po' le somme circa la distribuzione geografica del movimento musicale indipendente italiano.
Ci viene ancora una volta in aiuto un'infografica di Rockit.it che illustra il numero di gruppi e artisti musicali iscritti al più importante portale di musica indipendente italiana.

fonte: rockit.it

Dalla mappa è possibile ricavare la seguente classifica, citando i gruppi con maggior popolarità:

1 - Lombardia, dove troviamo gruppi di punta tra i quali Lacuna Coil, Verdena e Afterhours, I Ministri, Calibro 35, Aucan.
2 - Emilia Romagna con gente come Le Luci della Centrale Elettrica, Dente e Nobraino, Lo Stato Sociale, Giorgio Canali e Offlaga Disco Pax.
3 - Lazio, terra dei popolari Mannarino, Bud Spencer Blues Explosion e Luca Sapio, Eva Mon Amour oltre che di una miriade di gruppi emergenti soprattutto nella Capitale.
4 - Veneto, dove spiccano tra le band più popolari Il Teatro degli Orrori e Bologna Violenta.
5 - Piemonte: regione guidata dai Perturbazione con tanti gruppi interessanti soprattutto tra gli anglofoni.
6 - Toscana con i pisani Zen Circus e Criminal Jockers su tutti ma anche gli storici Virginiana Miller.
7 - Campania, prima regione del sud dove l'indipendente è guidato da 24 Grana e A Toys Orchestra;
8 - Puglia, guidata da Il Genio insieme a tantissimi gruppi con una popolarità prevalentemente regionale.
9 - Sicilia, troviamo tanta qualità, Marta Sui Tubi e Il Pan del Diavolo i più popolari.
10 - Liguria, dove il gruppo più noto sono gli Ex Otago.
11 - Marche, terra dei Soviet Soviet e di Umberto Maria Giardini (al secolo Moltheni).
12 - Friuli Venezia Giulia, regione importante con le colonne Tre Allegri Ragazzi Morti e il successo internazionale dei Mellow Mood.
13 - Sardegna, Iosonouncane su tutti.
14 - Abruzzo, dove spicca la fama nazionale dei Management del Dolore Post Operatorio.
15 - Calabria, regno di Brunori Sas.
16 - Umbria, dove il gruppo con maggior successo popolare sono i Fast Animals and Slow Kids.
17 - Trentino Alto Adige, dove è l'elettronica dei Casa del Mirto ad avere successo in Italia e non solo.
18 - Basilicata, si segnalano Divenere e Dr Panico, anche se emigrati a Roma.
19 - Molise, movimento molto locale dove spicca tuttavia Il Rumore del Fiore di Carta.
20 - Valle d'Aosta, piccola regione dove si annovera il discreto successo di Naif Herin.

Ora analizziamo invece quali sono le città più "indie" ovvero che più fanno valere il loro peso sul movimento nazionale. Ci serviremo di un'infografica rappresentata da una "tag cloud" elaborata da (S)controblog con i dati raccolti.


Si nota come la Capitale lo sia anche da un punto di vista della musica indipendente. Colpisce il dato delle due cittadine marchigiane Pesaro e Senigallia (unica non provincia).

mercoledì 7 novembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: I Science e Noise Channel

Vorrei aprire la mia rubrica con due progetti molto interessanti e totalmente differenti tra loro:

I Science - Videoclip for the song "The Good"

Noise Channel - Che cos'è la musica video. Documentario


I SCIENCE

Il progetto di I Science è stata la prima grande sorpresa per Musicraiser. Si tratta infatti di un simpaticissimo gruppo proveniente direttamente dal Senegal. Il video di presentazione rapisce per la creatività e  una coinvolgente allegria. Il loro obiettivo è finanziare il video del singolo "Feel Good" estratto dall'album "Ayyy the Science of Sciences" che uscirà il prossimo dicembre. Il video sarà al centro della promozione dell'album.
Il minimum goal è pari a 500 euro, che qui in Europa saranno relativamente poco ma in Senegal sono un bel gruzzoletto.
Tra le ricompense troviamo un cappello (25 €), una canzone scritta apposta per il raiser (50 €), un concerto acustico su Skype (80 €) o un video personalizzato per il raiser (100 €).
Ma chi sono gli I Science? Si tratta di un trio indipendente hip hop/reggae/soul/afro/funk che nasce nel 2010  dalla fusione di due collettivi. Staz infatti proviene dai Still mentre Cori (italo-egiziana) e Belbach provengono dai franco-senegalesi LZ3; Staz e Cori sono marito e moglie. Le loro canzoni spesso forniscono un messaggio impegnato e ispirato alla realtà africana che li circonda ma anche dai loro viaggi in giro per il mondo.

Sinora sono stati raccolti 385 euro, ne mancano solo altri 115!!! Che aspettate raisers? Sosteniamo questo simpatico e coinvolgente trio senegalese!



NOISE CHANNEL

Da appassionato del movimento indipendente italiano si tratta di uno dei progetti più interessanti e culturalmente più nobili attualmente presenti sulla piattaforma Musicraiser. 

Noise Channel è una web tv milanese che si propone come punto di riferimento per gli artisti indipendenti. I suoi attuali sforzi produttivi sono concentrati verso un progetto tanto ambizioso quanto affascinante: "Che cos'è la musica indie" di Gianluca Cesale e Antonio D'Andrea, un documentario in giro per l'Italia alla scoperta dei luoghi dove si sviluppa l'underground italiano, poiché, come recita il video di presentazione: 
C’è un mondo di musicisti e di etichette indipendenti.
C’è una scena musicale nascosta che nonostante tutto continua ad andare avanti.
C’è una realtà che si nutre di musica, un movimento artistico motivato da una sola ragione: la passione.

Per realizzare questo progetto sono necessari 5.000 euro. Le ricompense sono svariate e accattivanti:  si va ad esempio dal ringraziamento nei titoli di coda (10 €) alla maglietta ufficiale del documentario (25 €), dalla possibilità di essere direttore della webtv per un giorno (150 €) fino all'opportunità della realizzazione del videoclip per la propria band (500 €). Come dire: fatti realizzare il videoclip musicale da Noise Channel, spendi  500 euro e finanzi nello stesso tempo un progetto importante. 

Attualmente il progetto è fermo all'1%, ma mancano ancora 45 giorni e non può essere assolutamente ignorato da chi ama la cultura musicale indie o comunque la musica italiana in generale.


p.s. a proposito dell'efficacia della campagna comunicativa, sarebbe stato carino se il video di presentazione fosse stato realizzato attraverso un appello di diversi artisti della scena indie italiani in stile video "Siamo Così Indie" de Lo Stato Sociale.

martedì 6 novembre 2012

Due giorni con i Cernit. Etcì.

"Cernit" per me a gennaio era solo il nome di una band che aveva consentito all'Officina della Camomilla di tenere le loro prime due date romane al Margot e al Fanfulla. Dato che mio malgrado avrei dovuto ascoltare anche loro li cerco sul "tubo" dove trovo poche canzoni, tuttavia interessanti, seppur ancora grezze. Durante il concerto li ascolto con superficialità in fremente attesa dell'esplosiva esibizione dei mitici  camomilli. Troppa superficialità.

Nelle settimane successive, per caso, ascolto meglio alcune delle canzoni pubblicate sul web e resto decisamente rapito da due pezzi: Stavamo Aspettando e Dimmi la Tua Voce. Un sound davvero originale, col fascino lo-fi di chi possiede pochi mezzi, privo di chitarra elettrica e batteria ma in cui dominano la voce e le tante soluzioni alle tastiere. Testi ermetici, sprovvisti di ritornello, che parlano di pioggia, guerra, ballerine blu, Parigi e diamanti ricoperti di succhi di frutta. E la cosa bella è che non mi somigliano a nulla ed è come se si incrociassero nelle loro canzoni un'anima naif e un'altra più matura.

I Cernit sono tre: Paolo Pitorri (voce e chitarra acustica), e i fratelli Lorenzo e Francesco Angelucci, il primo al basso e ukulele e il secondo "signore" delle tastiere.

Citandoli su questo blog, entro in contatto con Paolo e con grande sorpresa scopro coloro che devo ringraziare per aver portato i camomilli a Roma abitano a due passi da casa mia a Morena e provano in uno scantinato a casa Angelucci che loro chiamano simpaticamente Tapparella Studio. Con grande onore vengo invitato da Paolo ad assistere alle prove in vista dell'imminente concerto presso Les Maudits a Valmontone.

Morena, Tapparella Studio. Lunedì 22 ottobre:  Tapparella Studio è un piccolo scantinato dove c'è davvero di tutto: strumenti musicali di vario genere, una ragnatela di jack, una ragnatela di ragnatele, amplificatori sparsi, fogli ma anche videocassette della prima comunione. Lorenzo mi mostra il loro primo EP, "Quei bravi ragazzi", completamente autoprodotto in copie numerate e un packaging curato nei minimi dettagli.  I Cernit sono concentrati, non sbagliano e litigano un po' coi volumi. Ma le canzoni emozionano e loro sono molto affiatati. A fine prove, tra una sigaretta e l'altra si coglie l'occasione per chiacchierare un po'.



Perché vi chiamate Cernit e non l'Officina della Centrale degli Orrori?

Francesco: evidentemente è un nome di merda
Lorenzo: adesso ci faccio un pensierino
Paolo: troppo lungo. Non lo ricorderei mai. Etcì.

Come è cominciata la vostra avventura? (storia di quell'aggeggio che vi è stato regalato)

Cernit: è iniziato tutto un po’ a caso. Registravamo a casa per stendere la noia di borgata, poi abbiamo sentito la necessità di suonare le nostre canzoni davanti un pubblico. Ci sembrava anche un modo per metterci in gioco e non lasciare quello che abbiamo scritto chiuso dentro una cartella del pc. L’arte, in fondo, è coraggio e comunicazione.

Come nascono le vostre canzoni? I testi come vengono concepiti?

Cernit: Per noi non ha senso la distinzione fra testo e musica. Testo e musica fanno la canzone. La canzone la scrivono i Cernit. Cerchiamo di fondere le sensazioni delle parole con le note che componiamo. Ognuno di noi realizza un carattere della creazione. Nessuno alla fine suonerebbe davanti a tanta gente qualcosa che non gli appartiene.

C'è una canzone che avete composto che preferite?

Cernit: Zio Faber docet: “la canzone migliore è quella che non abbiamo scritto”.

Cosa vi sussurrate mentre ridete sul palco durante i vostri concerti?

Francesco: Do? Sol? Regà come fa sta canzone?
Lorenzo: Tante cazzate, si incita il gruppo alla vittoria.
Paolo: rendo partecipe il gruppo dei miei problemi tecnico-fisiologici. E mi incazzo perché serve. Etcì.

Parigi cos'è? Una droga?

Francesco: una città che per un motivo o per un altro mi ha segnato, sarà perché l’ho vissuta per un anno.
Lorenzo: il mio primo viaggio in aereo per andare a trovare mio fratello. Lui sì, che l’ha vissuta per un anno.
Paolo: Ci sono andato per cercare la droga, zio non hai capito… ancora la cerco. Solo complicazioni. Mai ‘na gioia. Etcì. Etcì. Etcì.

Tre gruppi (italiani o stranieri, vecchi o nuovi) da adorare

Francesco: Radiohead, Colle der fomento, Gianni Togni
Lorenzo: The Cure, Jovanotti (quando aveva il cappello di lana), Inti Illimani
Paolo: Beatles, Verdena, il Sommo, il The King, il Supremo, il Solitario, l’Eterno ELVIS. La luce. Etcì.

Cosa vorreste dire a Vasco Brondi?

Cernit:  "Caro Vasco ti scriviamo, sei stato un personaggio importante, inutile negarlo. Ignorarti sarebbe troppo facile e anacronistico. Come ci insegni ci sono gruppi nella storia della musica che volente o nolente, forse più nolente che volente, hanno lasciato il segno e che è necessario confrontarcisi anche solo per dire di non essere d’accordo. Cosi ti salutiamo, ti mandiamo un abbraccio chilometrico, arrugginito, malato come le spiagge deturpate di Ostia. Sappiamo che ci capirai".

Cosa avete voi in meno de Lo Stato Sociale?

Francesco: credo niente. Siamo gruppi totalmente divesi.
Lorenzo: le lettere.
Paolo: i soldi delle sigarette. Etcì. Mica hai un fazzoletto?

Perché produrre i Cernit?

Cernit: Così dicono di noi: “Avviene alcune volte nella storia dell’arte un fatto che muove animi e spiriti silenti, un fatto che rende vero ciò che in maniera insincera è stato provato a realizzare in tempi immediatamente precedenti. E questo avviene tramite la trasposizione in una qualche forma d’arte di diari segreti o pensieri racchiusi in menti vivide ed oneste. E se la musica è una forma d’arte, i Cernit rappresentano questo fatto.” MrFalda. Citazione da recensione su CineLetteModa, ndr.

Ma a che ora chiude Gasperuccio che devo passare a prendere le sigarette?

Cernit: sono vent’anni che ce lo chiediamo. Gasperuccio è una domanda troppo grande per trovare una risposta. Fraté, se stai proprio messo male, con due passi in più c’è Cesare. 

Paolo non sta molto bene e la parola più pronunciata nei discorsi è "Etcì!!!". Gasperuccio è chiuso. Cesare è chiuso. Cattivo presagio.


Valmontone, Les Maudits. Venerdì 26 ottobre: è il grande giorno del concerto a Les Maudits. Ma il male si è diffuso. Paolo ha la febbre. Francesco ha la febbre. Lorenzo ha un male misterioso. Fuori c'è il diluvio e la scenografia è un gazebo decorato con gusto dove rimbomba il rumore della pioggia. La sala si riempie e il concerto ha inizio. Si parte con Giorni Persi, e si continua con Non Era Ancora Inverno, Dimmi La Tua Voce (ormai un cavallo di battaglia), Altre Scuse, Rossetto Blu, Le Mani Rimani (seguito da una breve intro), Generazione Revival, Stavamo Aspettando, Era un Valzer e Colera. Nel frattempo saltano in totale ben  tre corde della chitarra acustica che viene prontamente "soccorsa" come un malato da Paolo e Francesco mentre Lorenzo ne approfitta per improvvisare intermezzi pubblicitari e ricordare ai presenti che a fine concerto è possibile acquistare l'EP. Ma i Cernit non si scompongono e nonostante i mille imprevisti rimediano, continuano a suonare sempre con il sorriso tra le labbra, spesso incrociano i loro sguardi e ridono di gusto e tengono bene il palco. Al bis richiesto dal pubblico i Cernit ripropongono Colera. Giusto il tempo per l'ultimo imprevisto: va via la corrente per circa cinque minuti, quando torna si riprende subito a suonare, il tempo che salti anche una quarta corda. Stoici.

A fine concerto decido di sostenerli e comprare l'EP "Quei Bravi Ragazzi". "Versione liscia o ruvida'" mi fa Lorenzo sornione. "Ruvida, perché è più vintage". Copia n. 63/100 con dedica firmata, potrebbe essere un investimento per il futuro. Sono felice, vado via nonostante mi becchi il diluvio universale. E poi sto male anch'io. Etcì!!! CAZZO!!!

La copia dell EP "Quei Bravi Ragazzi" dei Cernit con dedica


Viva i Cernit, Morena e Parigi!!!



mercoledì 31 ottobre 2012

Musicraiser: qualche regola per un progetto di successo



Vorrei inaugurare con questo post una nuova rubrica nella quale scriverò delle potenzialità della piattaforma di crowdfunding musicale e circa i progetti più interessanti.

Innanzitutto direi che la piattaforma è partita benissimo: tre progetti hanno superato in una settimana la metà del target prefissato, Barbara Cavaleri è stata la prima a raggiungere (e superare) il minimun goal in soli otto giorni,  sono stati "donati" già migliaia di euro e sono state richieste le ricompense più disparate.

In questo momento i 3 progetti con un percentuale di raggiungimento dell'obiettivo più vicino alla soglia minima sono i seguenti:

1 - Barbara Cavaleri: 101%, day left: 36 , minimum goal: 1.000 - disco
2 - I Science: 64%, d.l.: 52, m.g.: 500 - videoclip
3 - Clubnoir: 57%, d.l.: 52, m.g.: 750 - evento

I tre artisti in questione non partono una base di notorietà  molto consolidata, Barbara Cavaleri e Clubnoir sono realtà emergenti e I Science è un gruppo addirittura senegalese che produce in Senegal. Questi tre artisti sono vicini all'obiettivo sostanzialmente grazie a tre fattori:

- ottima comunicativa, che significa un accattivante video di presentazione il quale è fondamentale. E'   spesso il primo elemento che colpisce il potenziale raiser che deve scegliere un progetto da sostenere;

-  un minimum goal relativamente basso: se non si è molto conosciuti non si può chiedere il finanziamento di una produzione ad alto costo, ma tendenzialmente low budget. Un progetto con obiettivo di raccolta basso significa anche che saranno necessari meno raisers, ovvero persone, per raggiungerlo. Non sottovalutiamo che presentare un progetto low budget di successo su Musicraiser significa prima di tutto acquisire visibilità nella piattaforma di crowdfunding musicale più importante attualmente in circolazione;

- durata del progetto: più è alto questo parametro e maggiori sono le possibilità di successo;

-  la qualità artistica: ovviamente non vanno messe in secondo piano ma non sono nemmeno il fattore principale. La speranza che è che l'indipendente italiano possa porre le basi e la cultura sul crowdfunding ai fini del finanziamento dai suoi stessi fan.

Un altro elemento molto importante e che necessita di ingegno sono le ricompense (rewards); devono essere appetibili, originali e personalizzate per il raiser. Qualche esempio:

- disco con dedica personalizzate
- bonus track con canzone composta per te;
- concerto in luogo che vuoi tu;
- vere e proprie partnership. E' il caso di Barbara Cavaleri che ha associato ad alcune ricompense immagini o gadget create dell'artista Cevì;
- una guida per band emergenti, vedi progetto Io Non Sono Bogte.

Le ricompense vanno ponderate in maniera razionale. Molto importante è la ricompensa minima che deve essere ben valutata anche in proporzione al minimum goal. Minore è il minimum goal, minore deve essere l'importo corrispondente alla ricompensa minima. Negli attuali progetti la ricompensa minima la troviamo pari a 3, 5, ma anche 20 euro. 

Con riferimento invece agli euro raccolti, ecco sinora chi ha raccolto di più:

1 - Soltanto: 2.915 € / 8.000 €, 52 g.r. - disco
2 - Salvo Vinci: 1.645 € / 15.000 , 52 g.r. - disco
3 - Shandon: 1.365 € / 5.000 €, 33 g.r. - dvd

In questi casi si tratta di progetti con soglie minime abbastanza alte. Questi artisti hanno pensato di chiedere una somma medio-alta sfruttando una base notorietà accumulata in maniera differente:

- Soltanto: attraverso la sua vita da busker ha acquisito popolarità per le strade in giro per l'Europa e soprattutto a Milano;
- Salvo Vinci: attraverso una notorietà conquistata in TV, con la partecipazione ad Amici. Etichetta di cui ora vorrebbe disfarsi facendosi finanziare dai suoi stessi fan per un disco libero;
- Shandon: ha una base di fan consolidata essendo un gruppo molto seguito a partire dagli anni '90.

Questo conferma che:

il minimun goal deve essere proporzionale alla base di notorietà del creatore del progetto

Ovviamente si tratta di una regola generale che in quanto regola ammette eccezioni.

Il minimun goal è l'obiettivo finanziario che si vuole raggiungere. Un indicatore della base di notorietà potrebbe essere il numero dei fan su Facebook.

Man mano che la piattaforma si consolida si potrebbero fare delle analisi empiriche per rilevare qual è il rapporto medio fan iniziali Facebook / minimun goal  dei progetti di Musicraiser che andranno a buon fine.

Analizziamo quindi i fan su Facebook dei primi tre progetti per percentuale e raccolta.

Progetti primi per percentuale

1 - Barbara Cavaleri - 200 fan
2 - I Science - 730  fan
3 - Clubnoir - 958 fan

Progetti primi per raccolta

1 - Soltanto - 8.745 fan
2 - Salvo Vinci - 4.644 fan
3 - Shandon - 5.661 fan

E' logico pensare che questi artisti in generale abbiano incrementato il loro numero di fan proprio grazie a Musicraiser.
Il dato conferma che i progetti degli artisti emergenti (pochi fa Facebook) tendono ad essere vincenti quando sono low cost mentre artisti con alta base di notorietà (molti fan su Facebook) possono permettersi di richiedere una raccolta più alta.

In base a questo principio si può pensare che col sistema del crowdfunding gente come Ligabue, Jovanotti, Ramazzotti, potrebbe organizzare grandi eventi o tour internazionali.

Ora pensiamo a Vasco Rossi che vanta 3.086.500 fan circa. Silvio Berlusconi ne può vantare circa 448.000. Questo significa che Vasco attraverso un crowdfunding, considerata la propria popolarità potrebbe finanziarsi una campagna elettorale in stile Obama e addirittura vincere le elezioni. Ma questa è fantapolitica. Forse.