giovedì 30 ottobre 2014

[MUSICRAISER] Pagliaccio corre una maratona per il secondo disco

Pagliaccio è un terzetto indie pop cantautorale proveniente dalla provincia di Biella. Alle spalle Eroironico, un album molto apprezzato da pubblico e critica,  uscito nel 2012, registrato e prodotto da Raffaele D'Anello / MeatBeat Studio di Aosta. Di questo lavoro si segnalano in particolare pezzi come "Zerbino" e "Irresponsabile": ho scoperto  tramite amici che queste canzoni sono ascoltate addirittura in Polonia.

Una band indie che rigetta tuttavia lo stampo low fi molto in voga nell'indipendente italiano degli ultimi anni, così come recitano le informazioni sulla loro pagina Facebook:  "Lo stile ed il suono di Pagliaccio vogliono rifiutare apertamente il dogma del lo-fi applicato a tutti i costi ai progetti di stampo cantautorale emergenti, e quindi se suona male non è voluto!"

Deve essere innanzitutto questa la filosofia che ha spinto Pagliaccio a scegliere la piattaforma di crowdfunding musicale Musicraiser, al fine di registrare un lavoro di alto livello (e costo) che esalti la qualità del suono. Per raggiungere questo traguardo però serve denaro e i tre ragazzacci di Biella come tanti giovani italiani si trovano a combattere con la precarietà.

Forti dunque di una base fan consolidata e nella speranza di conquistarne nuovi sul campo, Pagliaccio chiede ai potenziali raisers di raccogliere minimo 4.000 euro per la produzione del loro secondo disco "La Maratona". Il nome dell'album non è casuale poiché il terzetto biellese in caso di buona riuscita della campagna si avventurerà in un'impresa davvero singolare: correrà una maratona, al cui traguardo suonerà un proprio pezzo di cui sarà realizzato un videoclip.

Tra le ricompense si segnalano in particolare un cajon realizzato per il raiser (ricompensa già esaurita), una pacchetto "business" per chi volesse sfruttare la campagna per promuoversi e la simpatica idea di un concerto per bambini.

Supportare la musica indipendente di qualità, che non vuole scendere a compromessi significa sostenere la campagna de Il Pagliaccio.

venerdì 24 ottobre 2014

I 10 artisti indipendenti anglofoni italiani più popolari su Facebook [ottobre 2014]

Dopo quasi un anno torniamo ad analizzare i 10 artisti italiani ma che cantano in inglese più amati su Facebook. In questo caso il numero di "likes" può essere equiparato ad un vero e proprio indice di popolarità internazionale.

Nota Metodologica: sono stati presi in considerazione gli artisti/band con componente maggioritaria italiana, non prodotti da etichette riconducibili alle tre majors Universal, Sony e Warner ma legati a etichette indipendenti italiane o internazionali.

Diverso è il caso di artisti/gruppi con sola distribuzione delle major, che sono stati invece considerati ai fini della stesura della presente classifica (es. A Toys Orchestra, distribuiti da Warner). Non ci sono più gli Aucan, passati all'americana Ultra Music, sotto-etichetta di Sony Music.

[Dati aggiornati al 23/10/2014]



#10 BE FOREST [We Were Never Being Boring] 14.200+ fans


Facebook

Esponenti shoegaze della ricca scena marchigiana, quest'anno è uscito Earthbeat, che segna una piccola svolta ricca di suoni e sperimentazione. [Posizione novembre 2013: new entry]



#9 TYING TIFFANY [Zerokilled/Triso] 14.700+ fans

Facebook

A dispetto del nome Tying Tiffany nasce a Padova e si presenta al mondo musicale come una sorta di nuova Siouxie in salsa elettronica. Alcuni suoi pezzi sono stati inseriti nella colonna sonora di serie americane (CSI: New York) e addirittura videogames (FIFA 2012). Quest'anno è uscito invece l'album Drop [Posizione novembre 2013: new entry].



#8 SOVIET SOVIET [Tannen Records] 24.100+ fans


Facebook

Massima espressione del movimento post punk/new wave pesarese (cui fanno parte, tra gli altri, i Be Forest) i Soviet Soviet vantano innumerevoli tour soprattutto nell'Europa dell'est e balcanica. L'ultimo lavoro, Fate, risale al 2013. [Posizione novembre 2013: 8].



#7 A TOYS ORCHESTRA [Urtovox] 26.900+ fans

Facebook

Dalla Campania (Agropoli) pop-rock intimista e psichedelico che non disdegna pezzi strumentali, inclusi anche come colonne sonore in film italiani. Un discreto seguito anche nel Regno Unito. Questo mese è uscito il loro ultimo lavoro: Butterfly Effect [Posizione novembre 2013: 6].



#6 PORCELAIN RAFT [Secretely Canadian] 27.100+ fans

Facebook

Classico caso di cervello in fuga, Mauro Remiddi, in arte Porcelain Raft, si trasferisce da Roma a New York dove il suo elegante indie pop viene parecchio apprezzato. [Posizione novembre 2013: new entry].



#5 LUCA SAPIO [Rough Trade] 27.400+ fans

Facebook

Il crooner romano Luca Sapio, ex voce di Quintorigo, si  distingue per una voce soul di forte impatto, potenziata con innumerevoli viaggi negli Stati Uniti dove ha potuto conoscere diversi maestri del blues ed esibirsi dal vivo. [Posizione novembre 2013: 5].



#4 MELLOW MOOD [La Tempesta International] 107.200+ fans

Facebook

Progetto musicale di genere reggae di Pordenone, i Mellow Mood sono stati lanciati sulla scena internazionale dal singolo Dance Inna Babylon (2009) fino all'album Twinz (2014). Da notare che si tratta dell'unica band della top five con un'etichetta italiana alle spalle. [Posizione novembre 2013: 4].



#3 BLONDE REDHEAD [4AD] 195.700+ fans

Facebook


Trio nato a Milano e insediatosi negli Stati Uniti, formato dalla cantante giapponese Kazu Makino e dai gemelli italiani Amedeo e Simone Pace esponenti di un alternative pop raffinato e psichedelico, si fanno strada con successo nella scena underground americana diventando band di culto. Il loro primo album è stato prodotto da Steve Shelley, batterista dei Sonic Youth. [Posizione novembre 2013: 3].



#2 ALBOROSIE [Oufah Music] 1.098.500+ fans


Facebook


Esponente di punta del raggae internazionale, il marsalese ormai naturalizzato giamaicano Alberto D'Ascola aka Alborosie può vantare un clamoroso traguardo: è stato il primo artista bianco ad aver vinto il M.O.B.O. Awards, prestigioso premio attribuito agli artisti reggae nell'ambito della scena black music. [Posizione novembre 2013: 2].



#1 LACUNA COIL [Century Media] 1.131.200+ fans

Facebook

I milanesi Lacuna Coil sono da anni esponenti di primo piano del metal internazionale in grado di vendere milioni di copie in tutto il mondo. Col tempo sono passati dal gothic all'alternative metal. [Posizione novembre 2013: 1].



Nota finale: nel complesso le prime 10 band segnano un significativo aumento in termini di fan, segno che l'indie italiano da esportazione è in crescita. Dal grafico seguente si evince come i primi due artisti (Lacuna Coil e Alborosie) possano considerarsi delle vere e proprie star internazionale. Il numero di likes è di proporzione inferiore ma di respiro comunque internazionale per Blonde Redhead e Mellow Mood, mentre i restanti artisti hanno una popolarità nettamente più ristretta.



venerdì 17 ottobre 2014

[MUSICRAISER] Pippo Pollina per Ustica


Il cantautore palermitano Pippo Pollina è un caso abbastanza anomalo della scena indipendente italiana: fondatore dell'importante formazione dall'originale sound folk-ambient Agricantus, acquisisce col tempo grande popolarità e plauso della critica in Svizzera, dove si stabilisce in pianta stabile, e in Germania. L'aspetto più curioso della carriera di Pippo è che ottiene la sua grande popolarità all'esterocantando per lo più in italiano. Il successo in Italia arriva solo agli inizi degli anni duemila quando viene prodotto l'album "Versi Per La Libertà", accolto come vero e proprio capolavoro.

Pippo si è spesso contraddistinto per l'impegno politico e sociale dei suoi testi e sceglie la piattaforma di crowdfunding musicale Musicraiser per finanziare un progetto dedicato alla strage di Ustica, vicino alla sua terra di origine. In particolare si tratta di uno spettacolo teatrale intitolato "Ultimo volo - Orazione Civile per Ustica" la cui rappresentazione è prevista a Parigi il 2 dicembre 2014 con la a partecipazione di 5 musicisti e 3 attori, nella versione con monologhi e dialoghi in francese, intitolata "Le dernier vol". L'obiettivo minimo è di 5.000 euro: Pippo rinuncia al suo compenso per sostenere le sole spese di produzione.

Tra le ricompense si segnalano il posto riservato allo spettacolo di Parigi (a 13 euro) e una serie di copie di cd e vinili di Pippo Pollina tra cui varie copie del cd inedito "Le Dernier Vol".

A 45 giorni dal termine della campagna finanziare questo progetto non significa solo sostenere un grande cantautore come Pippo Pollina ma soprattutto contribuire a denunciare anche all'estero una delle stragi più oscure della storia repubblicana.

mercoledì 8 ottobre 2014

Facciamo chiarezza sul termine "indie". Una volta per tutte.



Spesso sul concetto di "indie" si creano diatribe e discussioni infinite. Molti addetti ai lavori si mostrano piuttosto allergici a questo termine tanto da volerlo cancellare dal vocabolario musicale.

Tuttavia vorrei esporre 5 osservazioni per fare una volta per tutte chiarezza su questo termine che spesso viene frainteso o abusato, attraverso uno sguardo etimologico-deduttivo al fenomeno.

#1 L'indie è una realtà che non può essere trascurata.

Oggi migliaia di persone si riuniscono attorno a questo termine con gusti musicali molto simili. Si crea dunque una vasta comunità che gira intorno al fenomeno formata soprattutto da giovani.

#2 Indie non è un genere ma un approccio alla musica.

Che sia pop, rock, songwriting poco conta. L'indie è un approccio alla musica. Un approccio particolarmente attivo da parte dell'ascoltatore che può definirsi un vero e proprio "ricercatore" musicale e insaziabile scopritore giornaliero di artisti più o meno conosciuti.

Un vero indie è interessato ad ogni aspetto dei suoi artisti preferiti: ne segue la discografia e ama scambiare chiacchiere col suo idolo dietro le quinte dei concerti, magari ci scappa anche la foto. Un vero e proprio stalker musicale sempre attento alle pagine social del proprio idolo in cui scrive e interviene spesso.

Si tratta dunque di un fenomeno prima di tutto sociale, ancorché musicale e l'attenzione va posta più dal lato consumatore che dal lato artista/produttore.



#3 La musica preferita dagli indie è spesso quella indipendente. Ma come ogni regola c'è un'eccezione

Spesso si confonde "indie" con "indipendente" pensando sia la stessa cosa. Si tratta invece di un luogo comune.

Innanzitutto: cosa si intende per musica indipendente? Un'opera musicale è indipendente quando non è prodotta da etichette facenti parte della galassia delle tre grandi major internazionali che governano la maggior parte dei circuiti distributivi della musica mondiale: Universal/EMI, Sony e Warner.

Tuttavia può definirsi indipendente un'opera unicamente distribuita ma non prodotta da etichette risalenti alle tra major.

In particolare è possibile individuare diversi livelli di indipendenza:

1 - indipendente puro, ovvero l'autoproduzione: l'autore del disco produce l'opera di tasca propria;
2 - crowdfunding musicale: l'artista si fa finanziare dai propri fan (presenti e acquisiti) sul web. La più nota piattaforma specializzata che consente di fare ciò è Musicraiser.
3 - produzione tramite etichette indipendenti (non legate alle major). In Italia c'è una galassia infinita di queste etichette che spesso hanno sede in provincia. Si pensi a La Tempesta, Garrincha Dischi e la storica Mescal.
4 - produzione di etichette indipendenti con supporto distributivo delle majors: ne sono esempio Le Luci Della Centrale Elettrica (La Tempesta/Sony), I Cani (42 Records/Universal) o I Ministri (Godzillamarket/Warner).

Esistono tuttavia artisti nati o passati alle major ma comunque seguiti dal pubblico indie: si pensi a Dente (Sony), Verdena (Universal) e Baustelle (Warner).

Non tutti gli artisti indipendenti sono però indie altrimenti lo sarebbero anche ad esempio i Modà ed Emis Killa prodotti da etichette indipendenti. 

Per l'indie l'artista perfetto è alla ricerca di un risultato artisticamente elevato disinteressato alle logiche commerciali e ai tradizionali canali di distribuzione (tv e radio in primis), più interessato alla qualità che alla quantità del proprio pubblico e geloso custode della propria libertà artistica. Ecco perché "indie" il più delle volte significa "alternativo".

#4 L'indie è un fenomeno che unisce.

Proprio perché fenomeno sociale l'indie unisce tutti coloro che condividono questo approccio: ai concerti (spesso tenuti in locali specializzati), nei forum reali e virtuali, suonando e cantando le canzoni indie con gli accordi a disposizione.

Atteggiarsi da hater rappresenta un approccio distorto e ne vengono colpiti soprattutto gli artisti indie di maggior successo. In realtà un artista è indie indipendentemente dal successo che raggiunge: che i suoi fan siano poche centinaia o centinaia di migliaia poco conta, perché è sempre vero che non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.

#5 Un vero indie segue la pagina Facebook Sei Tutto L'indie Di Cui Ho Bisogno

Momento pubblicità: la nostra pagina Facebook dove essere sempre aggiornati e saziati d'indie mania.

Passo e chiudo con uno slogan: stay indie, stay foolish!

giovedì 2 ottobre 2014

[MUSICRAISER] Amaury Cambuzat ri-arrangia i brani dei suoi Ulan Bator

Amaury Cambuzat è il leader degli Ulan Bator, storica formazione italo-francese tra kraut e post rock in cui hanno militato anche personaggi significativi dell'indie italiano come Egle Sommacal, chitarrista dei Massimo Volume. Nel 1998 vengono notati dal Consorzio Suonatori Indipendenti di Gianni Maroccolo e Giovanni Lindo Ferretti.

La motivazione che spinge un autore colto e raffinato come Amaury a far appello alla piattaforma di crowdfunding Musicraiser  è il desiderio di realizzare un libro con inserito dentro un CD di una raccolta dei brani che hanno fatto la storia del gruppo in versione acustica.Nel libro sono inclusi i testi accompagnati da disegni realizzati da Amaury appositamente per questo progetto.   Ma l'edizione album+libro sarà un regalo riservato ai solo raisers per un totale di appena 300 copie. Obiettivo minimo necessario: 2.000 euro.

Tra le ricompense troviamo tanto succulento merchandising (spille, cartoline, t-shirts), riarrangiamento di un proprio brano  e concerto a casa/locale.

Finanziare questo progetto significa concedersi un pezzo da collezione direttamente da chi ha segnato la storia del rock sperimentale europeo degli ultimi 20 anni. Ad manca solo un quarto dell'obiettivo minimo.