"Siamo nel 2020 baby, ricordati di fare tante streams su Spotify ed essere nelle playlist giuste": è così che ci dimentichiamo dell'essenza delle canzoni, quelle da ascoltare in solitudine, capaci di scardinare i meandri più profondi del nostro inconscio. Una canzone deve saper fare anche questo: emozionare, scavare dentro e deve farlo soprattutto con sincerità.
Grazie alla tanta roba che arriva su Sei tutto l'indie di cui ho bisogno e agli ascolti che tocca fare per lavoro anche quest'anno mi sono ritrovato ad ascoltare migliaia di canzoni, alcune della quali mi hanno accompagnato per mesi. C'è stato però un pezzo che nell'ultimo anno ho ascoltato con maggiore frequenza e intensità, facendomi sentire sempre le stesse identiche vibrazioni, dalla prima all'ultima volta: Dedica, tratto dal bellissimo album Dove Sei, pt. 1 di Lucio Leoni e cantata insieme a una vera e propria istituzione della musica indipendente come Francesco Di Bella (24 Grana).
Dedica è il brano che ho scelto per un anno complicato come il 2020: il romano Lucio Leoni è a mio parere uno dei cantautori più sottovalutati della sua generazione capace come pochi di sperimentare molteplici trame strutturali nelle sue canzoni con grande attenzione per i testi.
Dedica è un inno generazionale appena sussurrato su un incedere ipnotico ma con parole che lacerano la coscienza. Un altro punto di forza è il testo, scritto con una lucidità disarmante che incredibilmente nessuno ha ancora riportato per intero sul web.
E no, ancora non l'hai capita l'economia
ma ti intendi di caldaia
e sei una madre
sei un padre perfetto
oppure con i figli degli altri
sei quasi sempre acceso
e paghi sempre il conto
ma ti rendi conto
chi l'avrebbe detto mai
sto vivendo una crisi
Sì dovranno ma
ma non adesso
dopo tutto questo
dopo tutti questi
siamo in mezzo al mare
navighiamo a vista
insieme a tutti questi
in mezzo a tutto questo
Quant'era bello
quando ci dicevano
avete tutta la vita davanti
e adesso che siamo fuori pericolo
guardiamo indietro cercando il futuro
(x 2)
stasera film, poi a letto
che domani sveglia presto
ma quanta efficienza
non manchi mai un appuntamento
ma se ti guardi addosso vedi più di un
difetto ma la tristezza ti dà una luce perfetta
Quant'era bello
non ci dicevano
avete tutta la vita davantie adesso che
siamo fuori pericolo
guardiamo indietro cercando il futuro
(x 2)
Quant'era bello quando ci dicevano "avete tutta la vita davanti" e adesso che siamo fuori pericolo guardiamo indietro cercando il futuro" proprio questa frase, così ipnotica e dura come un pugno nello stomaco si è insediata prepotentemente nella mia testa e questo pezzo si è impossessato di me. Un effetto che lo rende di diritto la migliore canzone italiana del 2020 secondo il mio punto di vista.
Dedica è tratto dall'album Dove Sei, pt. 1 uscito a maggio che precede Dove Sei, pt. 2 uscito ad ottobre che rappresentano due tra le più interessanti e potenti opere cantautorali pubblicate nel 2020, entrambi per Blackcandy Produzioni. Due album che consiglio, per imparare a "guardarsi dentro" anche laddove fa più male.