venerdì 27 dicembre 2013

2013 - L'Ultimo Giorno (L'Orso)

L'Ultimo Giorno
Siamo ormai giunti a fine anno e quale momento migliore per scegliere il pezzo italiano a mio avviso più significativo del 2013?

Nonostante sia stata un'annata musicalmente interessante per il panorama italiano la mia scelta ricade senza ombra di dubbio sulla fantastica L'Ultimo Giorno, pubblicata per Il Tempo Passa, un EP arrivato quasi a sorpresa ad Ottobre e composto da outtakes e inediti. Un'opera che conferma i milanesi l'Orso come una delle realtà più originali e genuine del nuovo cantautorato nostrano.

L'Ultimo Giorno è la quarta traccia, scoperta girovagando su YouTube. Sono stato subito catturato dall'intro con batteria e fisarmonica e poi la prima strofa che ti sbatte subito in faccia il sublime paradosso dell'amore ai tempi della fine del mondo:

"Io ti sposerò nonostante domani il mondo finisca..."

Testo e musica si sviluppano secondo una linea davvero naif, dando vita una canzone d'amore e libertà incredibilmente dolce e indie che fa pensare a tanti maglioncini colorati avvolti nella metropoli disincantata e in fin di vita.

Di seguito il testo integrale e il video della canzone.

Io ti sposerò nonostante domani il mondo finisca
e ti inviterò a passare con me le tue ultime ore 
ovunque vorrai ci sarà un mondo intero per noi se domani finirà
e ci pensi poi, gli occhi miei nei tuoi, mentre il mondo eplode
e ci pensi poi, gli occhi miei nei tuoi,
e ci pensi poi, gli occhi miei nei tuoi, mentre il mondo eplode
e ci pensi poi, gli occhi miei nei tuoi
Io ti troverò i vestiti più belli tra le tante macerie
ti allontanerò dal tramonto dell’uomo che fugge impaurito 
ovunque vorrai ci sarà un mondo intero per noi se domani finirà
e ci pensi poi, gli occhi miei nei tuoi, mentre il mondo esplode
e ci pensi poi, gli occhi miei nei tuoi,
e ci pensi poi, gli occhi miei nei tuoi, mentre il mondo implode
e ci pensi poi, gli occhi miei nei tuoi



lunedì 23 dicembre 2013

6 canzoni italiane sul Natale più o meno famose


Tempo di Natale, tempo di musica, tempo di canzoni. Ecco una mini playlist con pezzi più o meno celebri ma tutti meritevoli.

Tanti auguri di Buon Natale da (S)controBlog e dagli amministratori di Sei Tutto L'Indie Di Cui Ho Bisogno!


#1 Natale - Francesco De Gregori



#2 Oggi è Natale - Chichimeca



#3 Canzone di Natale - The Zen Circus



#4 Buon Natale 2.0 - Gli Innocenti



#5 Natale è il 24 - Piero Ciampi





#6 Natale - Fine Before You Came

giovedì 5 dicembre 2013

1978 - Generale (Francesco De Gregori)

Avevo circa 14 anni la prima volta che ascoltai "Generale" e fui subito come rapito dalla rabbia pacata che caratterizzava la voce di Francesco De Gregori. 
Il primo ascolto avvenne grazie a una delle compilation di "Emozioni in Musica", una raccolta a fascicoli corredata da cd edita de DeAgostini. A quell'età le compilation di "Emozioni in Musica" divennero una vera e propria Bibbia musicale, l'iniziazione al panorama musicale italiano, quando per me essere musicalmente indipendenti aveva poca importanza, ciò che contava era trasmettere l'emozione giusta.
"Generale" mi impressionò sin da subito come un pezzo fatto per essere cantato e soprattutto suonato. Ebbene sì, mi ero affacciato da pochi mesi alla tastiera elettronica, che allora suonavo come se fossi al piano bar, e cominciai ed eseguirlo (accordi + melodia) in maniera ossessiva, decine di volte al giorno, alla ricerca dell'arrangiamento perfetto. La cosa andò avanti per almeno un anno tanto che a casa mia tutti si erano accorti di questa parossistica ripetizioni fino a rassegnare le proprie orecchie massacrate da una sola canzone. 
A distanza di più di 15 anni non so dire perché ciò avvenne ma ricordo solo che negli anni della mia adolescenza tra due minuti sarebbe stato sempre quasi giorno, quasi casa, quasi amore. Nell'attesa di diventare adulto.

Di seguito il video della canzone con testo.


giovedì 21 novembre 2013

I 10 artisti indipendenti italiani che cantano in inglese più amati su Facebook

Dopo aver visto quali sono gli artisti indipendenti italiani più amati su Facebook stavolta ci focalizziamo sui 10 artisti anglofoni più amati. In questo caso il numero di "likes" può essere equiparato ad un indice di popolarità internazionale.

Nota Metodologica: sono stati presi in considerazione gli artisti/band con componente maggioritaria italiana, non prodotti da etichette riconducibili alle tre majors Universal, Sony e Warner ma a etichette indipendenti italiane o anche internazionali.
Diverso è il caso di artisti/gruppi con sola distribuzione delle major, che sono stati invece considerati ai fini della stesura della presente classifica (es. A Toys Orchestra, distribuiti da Warner).

#10 AMYCANBE [Open Productions] 9.000+ fans




Band romagnola, punta di diamante di quel dream pop molto in voga nella galassia dei gruppi italiani che cantano in inglese. Hanno ottenuto discreto successo nel Regno Unito e suonato per la BBC.


#9 GIARDINI DI MIRO' [Santeria] 9.300+ fans




Emiliani, attivi sin dal 1995, conquistano la stima della platee nazionali con il loro indie rock. Nel 2012 producono il loro primo album in inglese "Good Luck", distribuito all'estero dall'etichetta berlinese City Center Office.


8# SOVIET SOVIET [Tannen Records] 14.100+ fans



Massima espressione del movimento post punk/new wave pesarese (cui fanno parte, tra gli altri, i Be Forest) i Soviet Soviet vantano innumerevoli tour soprattutto nell'Europa dell'est e balcanica.


7# A TOYS ORCHESTRA [Urtovox] 19.700+ fans




Dalla Campania (Agropoli) pop-rock intimista e psichedelico che non disdegna pezzi strumentali, utilizzati anche in colonne sonore di film italiani. Conosciuti anche nel Regno Unito.


6# AUCAN [La Tempesta International] 22.200+ fans




Il trio bresciano si è fatto notare alle platee internazionali soprattutto grazie all'esplosività dei propri live. Musica elettronica all'avanguardia. Due gli album sinora all'attivo.


5# LUCA SAPIO [Rough Trade] 22.400+ fans




Il crooner romano Luca Sapio si  contraddistingue per il grande impatto della sua voce, affinata con gli innumerevoli viaggi negli Stati Uniti dove ha potuto conoscere diversi maestri del blues ed esibirsi dal vivo. E'stato anche voce dei Quintorigo nel 2011.


4# MELLOW MOOD [La Tempesta International] 50.300+ fans




Progetto musicale di matrice reggae di Pordenone, i Mellow Mood hanno avuto un successo incredibile con il singolo Dance Inna Babylon.


3# BLONDE REDHEAD [4AD] 169.800+ fans




Trio nato a Milano e insediatosi negli Stati Uniti, composto dalla cantante giapponese Kazu Makino e dai gemelli italiani Amedeo e Simone Pace esponenti di un alternative pop raffinato e psichedelico, si fanno strada nella scena underground americana. Il loro primo album è stato prodotto da Steve Shelley, batterista dei Sonic Youth.


2#ALBOROSIE [Oufah Music] 636.000+ fans




Esponente di punta del raggae internazionale, il marsalese ormai naturalizzato giamaicano Alberto D'Ascola aka Alborosie può vantarsi di essere il primo artista bianco ad aver vinto il M.O.B.O. Awards, prestigioso premio attribuito agli artisti reggae di spicco nella scena della black music.


1# LACUNA COIL [Century Media] 897.600+ fans




I milanesi Lacuna Coil sono ormai da anni esponenti di spicco del metal internazionale capaci di vendere milioni di copie in tutto il mondo. Nel tempo sono passati dal gothic all'alternative metal.

Di seguito un grafico riassuntivo che evidenzia come il successo internazionale sia più spiccato per i primi tre classificati.


giovedì 7 novembre 2013

[Musicraiser] Progetto della settimana: Ex-Otago, disco + libro

Gli Ex-Otago sono una delle band più interessanti del panorama indipendente nostrano. Nel 2011 hanno sfornato l'eclettico indie pop di Mezze Stagioni, mentre il 2012 ha visto l'abbandono del rapper Pernazza, che ha fondato i Magellano.
Sapere che gli Ex-Otago abbiano scelto Musicraiser per la per produrre il loro prossimo album fa un certo effetto: infatti, la band ligure può essere considerata pioniera in tal senso, poiché Mezze Stagioni fu prodotto con una formula allora unica in Italia, l'azionariato popolare, mediante un apposito progetto denominato "Anche io produco gli Ex-Otago" attraverso il quale ciascun fan poteva offrire un proprio contributo in cambio del disco in anteprima e in tiratura limitata, brani in download gratis, la t-shirt del progetto, riduzioni ai concerti, il proprio nome pubblicato sulla copertina del disco, ecc.
Ora tutto questo si chiama crowdfunding musicale, e Musicraiser ne è l'espressione più emblematica, e la band genovese ha voglia di riprovarci memore del successo precedente.
In particolare il loro progetto consiste nella produzione del prossimo album, concepito durante un ritiro in montagna alla Nina, assieme a un libro cartaceo e multimediale ottenuto con materiale video, storie, immagini e pensieri. L'obiettivo minimo da raggiungere è pari a 8.000 euro.

Le ricompense consistono nella possibilità di prenotare diversi "pacchetti" di donazione al fronte dei quali si potranno ottenere delle ricompense. Ne segnaliamo alcuni:

- CD + libro fisico + adesivo + bonus anteprima istantaneo (35 €);
- CD + T-shirt + libro fisico + bonus anteprima istantaneo (45 €);
- Concerto più cena nei prati 25 aprile 2014 + Campeggio + CD + ringraziamento all'interno del booklet + poster + bonus anteprima istantaneo (60 €);
- "Concerto da cameretta" live acustico dove vuoi tu (spese di viaggio escluse) + CD + libro fisico + ringraziamento speciale all'interno del booklet (400 €);
- Ex-Otago Live + ringraziamento e logo del locale/organizzazione all'interno del booklet + CD + libro fisico (1500 €).

A circa 45 giorni dalla scadenza del progetto sono già stati raccolti quasi 3.000 euro! Forza raisers, è arrivato il momento di dimostrare che gli Ex-Otago restano una band da...azionariato popolare!

mercoledì 23 ottobre 2013

[Musicraiser] Progetto della settimana: L'Orso a teatro con l'orchestra.

Il quartetto milanese L'Orso sono indubbiamente una delle band indipendenti più seguite nell'ultimo anno, autori di brani dolci ed emozionanti come L'Ultimo Giorno e Ottobre Come Settembre. Hanno scelto la piattaforma di crowdfunding musicale Musicraiser per fare un regalo a sé stessi e ai propri fan e festeggiare i tre anni di attività. 

Il loro progetto consiste in un grande concerto, che si terrà venerdì 29 novembre h21 presso il Teatro Oscar di Milano. E' previsto l'impiego di una strumentazione da grande evento teatrale (fiati, archi) e tanti ospiti (il rapper Mecna, Pernazza dei Magellano, Vincenzo Parisi di Kafka on the Shore). L'obiettivo minimo richiesto è pari a 3.000 euro. L'evento verrà registrato interamente audio e video, al fine di rendere possibile, in futuro, la produzione di un EP/Bootleg con la registrazione dell'evento (che solo i raiser avranno in anteprima esclusiva) e di un documentario della serata. Lo spettacolo è riservato solo a chi aderisce alla campagna di crowdfunding fino all'esaurimento dei 300 posti a sedere. Anche il merchandising esclusivo (la maglietta e il poster ad edizione limitata dell'evento, nonché la stampa esclusiva de 'Il Tempo Passa EP') non sarà in vendita ma sarà disponibile solo ed esclusivamente come ricompensa per chi supporterà il progetto.

 "Non ci saranno infatti biglietti alla porta o altri modi d'acquisto poiché non si tratta di un vero e proprio concerto ma di una festa"

Le ricompense consistono nella possibilità di prenotare diversi "pacchetti" di donazione al fronte dei quali si potranno ottenere delle ricompense. Ne segnaliamo alcuni:

PACCHETTO SPETTATORE (15 €)
Invito privato a teatro + locandina + freedownload EP registrazione live dell'evento (previsto per febbraio 2014) + foto ringraziamento su facebook (pubblicazione prevista nei 10 giorni successivi alla donazione). La locandina sarà ritirerata direttamente il giorno dell'evento, all'arrivo del raiser.

FUMETTO PEANUTS (edizione BUR) DELLA COLLEZIONE DI MATTIA, AUTOGRAFATO (50 €)
Invito privato a teatro + esemplare unico, da feticisti dI uno dei fumetti preferiti di MATTIA (e autografata) + freedownload EP registrazione live dell'evento (previsto per febbraio 2014) + foto ringraziamento su facebook (pubblicazione prevista nei 10 giorni successivi alla donazione). 

INVITAMI PER UN TE' (50 €)
Invito privato a teatro + maglietta limited edition + tè con la band a casa di Gaia che ospiterà i raiser con tè e pasticcini (il giorno seguente, sabato 30 novembre).

PACCHETTO VIP (80 €)
Invito privato a teatro con posto riservato prima fila + Ingresso alle prove generali del pomeriggio + Cena con band e orchestra + Maglietta Lim. Ed. + Locandina Lim. Ed. + "IL TEMPO PASSA EP" Lim. Ed. + Risultare produttore sulle pubblicazioni di tutto il materiale audio/video estratto dall'evento + freedownload EP registrazione live dell'evento (previsto per febbraio 2014) + foto ringraziamento su facebook (pubblicazione prevista nei 10 giorni successivi alla donazione).

La campagna è partita subito forte, con quasi 700 euro già raccolti in appena un giorno. Forza raisers affrettatevi, poiché "il tempo passa per noi"!

lunedì 21 ottobre 2013

Ti piace l'indipendente? Facciamo un accordo!

Giorni fa un mio amico mi ha suggerito su Facebook una pagina davvero spettacolare per chi ha il desiderio di suonare e cantare i migliori pezzi dell'indipendente italiano. Si chiama Accordi Secchi e Tesi e si possono trovare testo e accordi di canzoni di artisti come ad esempio L'Orso, L'Officina della Camomilla, Le Luci della Centrale Elettrica, Appino, Tre Allegri Ragazzi Morti, ecc., con la possibilità di richiederli in bacheca e vederseli pubblicati entro pochi giorni come foto o nota. Encomiabile.


Facebook

mercoledì 9 ottobre 2013

Vajont: da Siruan una canzone sulla tragedia

La valle della morte
Oggi, 9 ottobre 2013, è una data particolare poiché ricorre il cinquantesimo anniversario di una delle tragedie più immani del secolo scorso quando una enorme frana scivolò dal monte Toc e precipitò nella vallata racchiusa dalla diga artificiale del Vajont causando più di 1.900 morti e spazzando via diversi centri abitati tra Veneto e Friuli. Una triste vicenda  resa ancora più amara dalle evidenti responsabilità tecniche e politiche. Non bastarono le denunce sulla pericolosità della diga da parte di diverse personalità, tra cui giornalisti che furono costretti a scontrarsi con le logiche del profitto che viziarono la costruzione della diga.

Siruan, rapper bellunese particolarmente attento alla denuncia degli aspetti  più scomodi del sistema economico e politico italiano (vedi Evviva l'Italia e Ingannati feat. Inoki), ha voluto ricordare l’evento e le vittime con una canzone. 
La tragedia del Vajont è una storia che va raccontata e soprattutto ricordata -spiega- e non essendo mai stata scritta una canzone sul tema, ed essendo io originario di queste zone, ho pensato di scriverne una”.
Il testo che cita la cronista Tina Merlin, esprime una netta condanna verso i politici e i tecnici che all’epoca non hanno voluto evitare la tragedia. La strofa rappata e ritornello ispirato all’Hurricane di Bob Dylan, vanno di pari passo con chiari riferimenti allo spettacolo di Marco Paolini (Il racconto del Vajont del 1997 nda), in cui proprio dalla diga del Vajont, in diretta televisiva nazionale, raccontò la storia della tragedia. 
Nel video, girato nel comune di Erto-Casso (PN), l’enorme gettata di cemento armato che costituisce la diga è la triste protagonista delle immagini assieme al monte Toc, da cui si è staccata la frana che ha provocato l'enorme onda mortale. Scorrono poi le immagini dei giornali dell’epoca, che fotografavano i danni causati dall’impatto dell’onda d’urto prima e dell’acqua dopo. È stato stimato che l'onda d'urto dovuta allo spostamento d'aria fosse di intensità eguale, se non addirittura superiore, a quella generata dalla bomba atomica sganciata su Hiroshima.

Di seguito il video della canzone con il testo






ore 22:39, 9 ottobre 1963...

rit
NON E' UNA STORIA COME TANTE ALTRE
IN QUESTA STORIA NON C'E' LIETO FINE
C'ERA UNA VOLTA E MAI PIU' CI SARA'...
QUI LA GIUSTIZIA E' MORTA E CON LEI LA VERITA'

Giorno di sole a Longarone quel giorno di ottobre /
aria fresca e pulita, si respirava, c'era la vita /
La piccola Milano, la chiamava qualcuno / e di sicuro nessuno /
avrebbe immaginato che un immenso muro d'acqua sarebbe stato la fine del loro futuro!
Una persona c'era, in realtà / si chiamava Tina Merlin /
l'aveva detto e scritto su L'Unità / lei era fatta così /
Giornalista vera e coraggiosa / di quelle con le palle /
aveva detto chiaro e tondo che ci sarebbe stato il finimondo / in quella valle!
Parole scomode e pesanti / troppi interessi economici /
dai ministri ai tecnici / tutti coinvolti, tutti colpevoli /
Giochi di potere soprusi / paesi stuprati, abusi /
l'arroganza di uno stato che si sente autorizzato / a distruggere usi e costumi!
Costruirono la più grande diga del mondo /per fare più energia, più soldi /
La montagna gli parlava ogni giorno / ma loro non ascoltavano, sordi /
Terremoti, frane, vecchi saggi / furono tutti ignorati
fino a quella sera del '63 / un'onda immensa, 2mila corpi dilaniati!

rit.
NON E' UNA STORIA COME TANTE ALTRE
IN QUESTA STORIA NON C'E' LIETO FINE
C'ERA UNA VOLTA E MAI PIU' CI SARA'...
QUI LA GIUSTIZIA E' MORTA E CON LEI LA VERITA'

Mille bare con qualcosa dentro e quasi altrettante vuote.
Mille bare con qualcosa dentro e quasi altrettante vuote.

rit.
NON E' UNA STORIA COME TANTE ALTRE
IN QUESTA STORIA NON C'E' LIETO FINE
C'ERA UNA VOLTA E MAI PIU' CI SARA'...
QUI LA GIUSTIZIA E' MORTA E CON LEI LA VERITA'

(titoli di coda)
La diga del Vajont fu costruita fra il 1957 e il 1960 nel territorio del comune di Erto e Casso (Pordenone, Friuli). Fu edificata dalla SADE (Società Adriatica di Elettricità) e poi passò di proprietà dell'ENEL. All'epoca della sua costruzione era la diga più alta del mondo.

Alle ore 22:39 del 9 ottobre 1963, un'enorme frana del monte Toc precipitò nel bacino facendolo traboccare: un'onda di 250 metri d'altezza si riversò su Longarone e i paesi limitrofi, distruggendoli e causando quasi 2.000 vittime.

È stato stimato che l'onda d'urto dovuta allo spostamento d'aria fosse di intensità eguale, se non addirittura superiore, a quella generata dalla bomba atomica sganciata su Hiroshima.

Prima il fragore dell'onda, poi il silenzio della morte, mai l'oblio della memoria. 


sabato 5 ottobre 2013

I 10 artisti indie italiani più seguiti su Twitter

Dopo aver evidenziato nel mese di luglio i 10 artisti indie più seguiti su Facebook e Spotify, in questo post analizziamo chi vanta un maggior numero di "followers" su Twitter.
Avevamo notato come su Facebook e Spotify i primi 10 artisti combaciavano perfettamente. In questa classifica notiamo invece tre new entry: la band rock pisana The Zen Circus, con il frontman Appino che quest'anno ha registrato un discreto successo con il suo progetto solista,  i Calibro 35 da Milano (rock strumentale anni '70 in salsa poliziottesca)  e il duo folk-rock alternativo palermitano Il Pan del Diavolo. Escono fuori dalla speciale classifica Nobraino, Lo Stato Sociale e Il Teatro degli Orrori.

Ricordiamo la nota metodologica: sono stati presi in considerazione soltanto artisti italiani che cantano in lingua italiana e non aventi un contratto di produzione (al massimo solo distribuzione) con etichette fanno parte della galassia delle majors Universal/EMI, Sony e Warner.


#1 ALESSANDRO MANNARINO [Leave Music]




#2 LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA [La Tempesta]




#3 DENTE [Ghost Records]



#4 AFTERHOURS [Germi]




#5 BRUNORI SAS [Picicca Dischi]




#6 TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI [La Tempesta]




#7 I MINISTRI [GodzillaMarket]




#8 THE ZEN CIRCUS [La Tempesta]




#9 CALIBRO 35 [Trovarobato]




#10 IL PAN DEL DIAVOLO [La Tempesta]




Curioso notare che gli artisti con più "cinguettii" siano Le Luci della Centrale Elettrica seguiti fa Il Pan del Diavolo, mentre i meno attivi sono I Ministri. Un solo "following" per I Tre Allegri Ragazzi Morti, mentre decisamente più aperto al contatto con altri profili Le Luci della Centrale Elettrica con quasi 900 "following".

Nota: sono stati esclusi da questa speciale classifica  Elio e le Storie Tese (ampiamente più seguiti con più di 180.000 followers), che dal 2008 si autoproducono con la propria etichetta Hukapan. Gli Elii sono una band peculiare rispetto all'indipendente qui descritto, avendo conquistato fan nella loro gloriosa storia spesso e volentieri attraverso canali media mainstream, televisione in primis.

Dati aggiornati al 05/10/2013

giovedì 12 settembre 2013

[Musicraiser] Progetto della settimana: film su Bugo Ora Respiro

Ora Respiro
Le campagne di Musicraiser spesso sono dei veri e propri eventi propulsori per la musica indipendente italiana: dopo l'epica ripubblicazione in vinile dei dischi dei CSI finanziata mediante crowdfunding da pochi giorni ha avuto inizio una nuova sfida produttiva che vede protagonista Bugo.

Il cantautore e artista visivo piemontese Cristian Bugatti, in arte Bugo, è sin dagli anni '90 uno dei personaggi più controversi della musica indipendente italiana, sicuramente tra i più eclettici e moderni tanto da essere accostato allo statunitense Beck.
Una carriera ultraventennale durante la quale il "fantautore" Bugo ha attraversato generi musicali molto differenti tra loro, passando dalla produzione indipendente a alla major Universal (Dal Lofai al Cisei, 2002). Anni trascorsi a girare l'Italia con eventi e concerti caratterizzati dal forte coinvolgimento del pubblico.
Dal 2001 il filmaker Andrea Caccia segue i passi di Bugo filmandone scorci di vita pubblica e privata per passione e voglia di sperimentare. Con il materiale registrato in questi dodici anni e con il sostegno tecnico della società Roadmovie, Andrea sogna di realizzare un film concerto/documentario raccontato dagli stessi fan di Bugo attraverso concerti, prove in studio e registrazioni casalinghe. Il titolo dell'opera sarà Ora Respiro e l'obiettivo finanziario richiesto ai propri sostenitori è notevole ma non impossibile: 20.000 euro. Musicraiser ha dimostrato che cifre di questo tipo possono essere raggiunte, soprattutto se di mezzo ci sono grandi nomi della scena musicale indipendente.

Per il fans di Bugo e non solo le ricompense sono davvero succulente: ad esempio si va dal plettro autografato (10 €) al ringraziamento nei titoli di coda + download prima dell'uscita del DVD + manifesto firmato dall'autore del video o + t-shirt (50 €) pacchetti di ricompense che comprendono tra le altre cose la possibilità di assistere alla "prima" del film (100 €), il nome incluso nei titoli di testa (200 €),  una copia autografata da Bugo con dedica del vinile di Dal Lofai Al Ci Sei e del picture disc di Ne Vale La Pena, con il vhs del primo ed introvabile videoclip Ne Vale La Pena per la regia di Cristian Bonghi (300 €), la macchina da presa Super 8 Canon Auto Zoom 518 SV utilizzata per le riprese del film e del videoclip Io Mi Rompo I Coglioni, con copia digitale di tutto il girato (700 €), la chitarra elettrica Danelectro utilizzata da Bugo durante il tour di Sguardo Contemporaneo e donata a Andrea Caccia da Bugo (1.000 €), partecipazione come co-produttori o a sponsorizzazione del film con il proprio marchio (3.000 €).

Oltre che con un'offerta economica si può co-partecipare al video anche in altri modi: i titoli di coda del documentario saranno formati da spezzoni video di fans di Bugo che suonano e cantano la cover di una sua canzone davanti al pc. Chiunque voglia partecipare deve seguire un determinato tutorial. Inoltre si possono inviare foto e video di concerti di Bugo ai quali si ha partecipato negli ultimi 12 anni per la realizzazione del video di Casalingo che chiuderà il film.

La raccolta è cominciata questa settimana, mancano ancora 51 giorni e siamo al 2%. Forza raisers, è arrivato il momento di essere "nel giro giusto" e trasformare la vita di Bugo in una grande opera cinematografica!

mercoledì 4 settembre 2013

2008 - La Spesa (Marta sui Tubi)


I marsalesi Marta sui Tubi sono un gruppo ormai consolidato dell'indipendente italiana, anzi, per la verità non sono più così indipendenti. Grazie soprattutto alla vena creativa e imprenditoriale del frontman Giovanni Gulino, fondatore dell'etichetta Tamburi Usati, sono stati prodotti diversi album di rock sperimentale di rara qualità tecnica e artistica fino all'ultima fatica "Cinque, la Luna e le Spine, prodotto insieme a BMG (Sony).
Nel 2008, all'interno dell'album esplosivo "Sushi e Cola", si trova la traccia n. 3 una vera e propria perla dell'indipendente italiano: La Spesa.
Una di quelle canzoni che non smetto mai di ascoltare, scoperta grazie all'amico "pusher" musicale che posta uno splendido video con immagini girate al Circolo degli Artisti a Roma.
Un inizio sottovoce poi all'improvviso la voce di Giovanni Gulino esplode: i sentimenti sono associati agli alimenti e l'anima che necessita di fare la spesa alla ricerca gli ingredienti giusti per la vita. Parole introspettive e laceranti che da allora porto ovunque nel mio lettore mp3.

Un'altra sera a casa a masticare noia e surgelati
La tv vomitava vacui colori, la luce dei pensieri è spenta
Programmerò il mio umore artificialmente e scriverò
un saggio su come perdere
tempo senza sprecare nemmeno un minuto.
Vieni a farmi compagnia fiamma di carta, perditi
con me nel labirinto di un monolocale
a coltivare il miraggio di stare con i piedi per terra
sopra il pavimento di un quinto piano condominiale
E non so come ma arriverò puntuale.
Mi manca un kilo di faccia integrale
e due etti ci comprensione
e un cartone d' amore a lunga conservazione
non rimane che fare la spesa
Continuare a pagare
per quello che voglio e quello che non ho ancora
E non so dove ma arriverò puntuale
Oh che vasta scelta
mi si presenta
che sceglierò
ma voglio di più
per riempire la cesta
Che sceglierò
Vorrei essere io una volta
scelto
"Sai di vivere una vita che è contronatura, dove un giorno è per la notte
dove la paura va scacciata via in un attimo, in un gesto attento di quell'anima un pò scura che ti
porti dentro. O forse è naturale inseguire il destino, perder l'innocenza per sentirsi bambino e dalle facce appese alle circostanze fai uun sorriso beffardo e non ti accorgi neanche"
"...Di spalle o col viso rivolto alla mia ermeticità gravità,
so di aver Dio dentro, ma non è nient'altro che un piacevole stupro,
un fulmine, un fulmine dentro la schiena!"

giovedì 18 luglio 2013

I 10 artisti indie più seguiti su Spotify

Dopo aver analizzato i 10 artisti indipendenti più amati su Facebook, stavolta ho individuato quali sono i 10 artisti gruppi più seguiti su Spotify sulla base del numero di followers

Il criterio di definizione di "artista/gruppo indipendente" è lo stesso utilizzato nel post inerente a Facebook.

Dall'analisi della piattaforma musicale svedese più discussa del momento emerge sin da subito un dato davvero sorprendente: i 10 artisti indie più seguiti sono esattamente gli stessi più amati su Facebook, ma ordinati in maniera diversa. Una conferma che i 10 artisti in questione sono in assoluto i più seguiti e ascoltati in Italia.

Nel dettaglio, rispetto alla classifica inerente a Facebook, i longevi Afterhours balzano dal secondo al primo posto, guadagnano posizioni anche Tre Allegri Ragazzi Morti (+1), I Ministri (+4), Dente (+1), Brunori Sas (+1) e Lo Stato Sociale (+2). Scendono invece Mannarino (-3), Le Luci della Centrale Elettrica (-1), Il Teatro degli Orrori (-5) e i Nobraino (-1).

Per maggiori dettagli cliccare sull'immagine sottostante per ingrandirla.




Di seguito viene riproposta nel dettaglio anche la classifica basata sui "likes" delle fan page di Facebook.



lunedì 15 luglio 2013

I 10 artisti indie italiani più amati su Facebook

Facebook LikeQuali sono i 10 artisti/gruppi indipendenti italiani più seguiti su Facebook? (S)controBlog ha analizzato tutte le fan page, stilando una classifica sulla base dei fans.

Nota metodologica: per artisti/gruppi indipendenti si intendono coloro che attualmente non hanno contratti di produzione con etichette facenti parte dell'universo delle major (Universal/Emi, Sony Music, Warner Music). Non sono stati presi dunque in considerazioni nomi importanti delll'indie rock italiano come Verdena (Black Out/Universal) e Marta sui Tubi (BMG/Universal) per i quali c'è lo zampino delle major sin dalla fase produttiva e quindi non indipendenti in senso stretto.

Diverso è il caso di artisti/gruppi con la sola distribuzione delle major, che sono stati invece considerati ai fini della stesura della presente classifica. Si sottolinea che sono stati presi in considerazione solo gli artisti che attualmente cantano in lingua italiana.

(dati aggiornati al 16 luglio 2013)


#10 LO STATO SOCIALE [Garrincha Dischi] 30.000+ fans




La band bolognese, fondata da un trio di dj, dal punto di vista della popolarità rappresenta la punta di diamantedella Garrincha Dischi, etichetta/collettivo di Medicina (BO) sempre più attiva nella scoperta di giovani talenti. Ironici, irriverenti e nichilisti, l'electro-pop de Lo Stato Sociale ha conquistato soprattutto il pubblico adolescente.


#9 NOBRAINO [MArteLabel] 31.600+ fans




I Nobraino vengono da Riccione e si sono sinora contraddistinti per l'originalità della loro musica, che oscilla tra folk rock e jazz, e l'eccentricità delle performance dal vivo da parte dell'istrionico frontman Lorenzo Kruger.  Sotto contratto con la romana MArteLabel, il loro ultimo lavoro è Disco d'Oro, uscito nel marzo del 2012.


#8 BRUNORI SAS [Picicca Dischi] 37.800+ fans


Dario Brunori


Già componente di Minuta e Blume (con Matteo Zanobini), Dario Brunori nel 2009 fonda i Brunori Sas, con uno stile cantautorale che ricorda molto il suo corregionale Rino Gaetano. Nonostante il sapore nostalgico di gran parte dei suoi brani Dario, durante i live,  è anche un ottimo cabarettista che allieta il pubblico con battute simpatiche tra una canzone e l'altra. Produce con un'etichetta tutta sua, la Picicca Dischi, che si pone anche l'obiettivo di lanciare nuovi cantautori.


#7 I MINISTRI [GodzillaMarket] 47.800+ fans




Dopo anni sotto contratto con la Universal, nel 2013 la band underground milanese ha avuto la possibilità di sfornare un lavoro più propriamente indipendente: Per un Passato Migliore prodotto da Tommaso Colliva, pubblicato dall'agenzia GodzillaMarket in licenza con Warner che interviene nella solo fase distributiva. Un album rabbioso ed esplosivo, che ha contribuito a conquistare ulteriori fans.


#6 DENTE [Ghost Records] 50.200+ fans


Giuseppe Preveri


Giuseppe Preveri da Fidenza, in arte Dente, rappresenta il simbolo della nuova scuola cantautorale italiana legata a miti come Battisti, De Gregori, Gaetano, Graziani spesso mixati in salsa ironica con l'uso frequente di giochi di parole. Produce la varesina Ghost Records.


#5 LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA [La Tempesta] 60.700+


Vasco Brondi


A circa sei anni dal debutto la band del ferrarese Vasco Brondi è una delle realtà più importanti del panorama musicale italiano con una struttura cantautorale inconfondibile (tra il parlato e l'urlato). Uno degli autori più generazionali per i temi trattati, impegnato anche come scrittore per libri e graphic novels.


#4 IL TEATRO DEGLI ORRORI [La Tempesta] 63.900+ fans


Paolo Capovilla


Gli ex One Dimensional Man, godono ormai di una storia pluridecennale che ha consentito loro di guadagnarsi un seguito importante nel panorama indie italiano grazie soprattutto al carisma di Capovilla, al virtuosismo dei suoi musicisti e ai tanti live sparsi per l'Italia. Ultimo album in studio Il Mondo Nuovo (2012).


#3 TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI [La Tempesta] 65.600+ fans




Stiamo parlando di un gruppo seminale per l'indipendente italiana degli ultimi 15 anni, sempre più apprezzato grazie a un immaginario fatta di maschere e disegni e la capacità di reinventarsi musicalmente pur restando eterni adolescenti. La formazione friulana inoltre vanta al basso Enrico Molteni, fondatore de La Tempesta Dischi, attualmente etichetta discografica indipendente tra le più attive e prestigiose in Italia e non solo.


#2 AFTERHOURS [Germi] 108.500+ fans



Attivo ormai dalla fine degli anni '80 il gruppo milanese è un'altra icona del rock italiano che riacquista la propria indipendenza musicale con l'etichetta fatta in casa Germi, dopo una  parentesi produttiva con l'Universal nel 2008 con l'album I Milanesi Ammazzano il Sabato. Molto apprezzato dal pubblico Padania, uscito nel 2012 e distribuito anche all'estero dalla prestigiosa etichetta indipendente Rough Trade Records.


#1 ALESSANDRO MANNARINO [Leave Music] 112.300+ fans



Il romano Alessandro Mannarino è un personaggio atipico nel panorama indipendente italiano. Meno radical-chic, più artista di strada, si è fatto conoscere anche lui al grande pubblico attraverso il programma televisivo "Parla con me". I suoi stornelli oscillando tra ironia e romanticismo in chiave folk e jazz. Dopo l'uscita di due album di discreto successo: Bar della Rabbia (2009) e Supersantos (2011) la sua popolarità è in crescita grazie ai tanti live in giro per l'Italia e apparizioni cinematografiche (Viva l'Italia, 2012). La sua etichetta è la romana Leave Music, distribuita da Universal.

Nel complesso è possibile evidenziare come siano apprezzati dal pubblico soprattutto i cantautori (Mannarino, Vasco Brondi, Dente, Dario Brunori) e le indie rock band (Afterhours, Il Teatro degli Orrori, I Ministri), ma anche gruppi più tipicamente pop come Tre Allegri Ragazzi Morti e Lo Stato Sociale, nonché il folk/jazz dei Nobraino.

Se siete interessati alla classifica completa con circa 120 gruppi/artisti potete contattarmi ai recapiti che trovate qui.

martedì 25 giugno 2013

2004 - Le Merde Fanno Affari (Assalti Frontali)

Nel panorama rap italiano, segnato da troppi artisti pseudo-underground divenuti fenomeni mainstream, hanno saputo resistere i romani Assalti Frontali, paladini di un rap di strada impegnato per eccellenza.
L'interesse per il rap nel sottoscritto è maturato solo negli ultimi mesi: dopo aver conosciuto il rapper  bellunese Siruan. Ho deciso di approfondire un po' la scena rap nostrana scoprendo artisti interessanti come Inoki e soprattutto gli Assalti Frontali. Grazie a Spotify mi sono imbattuto in un pezzo che mi ha colpito per la sua rabbia sentita come poche canzoni in Italia: Le Merde Fanno Affari, brano estratto dall'album HSL, che segna il ritorno al'etichetta Il Manifesto dopo la parentesi major in BMG che gli Assalti Frontali hanno voluto subito lasciarsi alle spalle.
Ci sono canzoni belle perché raccontano una storia. Una storia non banale, che non è puro intrattenimento ma è un appello indignato verso le coscienze sociali. In Le Merde Fanno Affari si "rappa" su un tema impegnato piuttosto insolito: l'abuso delle installazioni delle antenne telefoniche sui palazzi e di quanto questo fenomeno sia nocivo per la salute di chi sta intorno. Le rime sono azzeccate, il loop  è coinvolgente e la rabbia è tanto contagiosa da trasmettere l'indignazione. 

La canzone struttura della canzone può essere suddivisa in due parti:

1 - il racconto della storia: l'installazione da parte dei tecnici della 3 delle antenne telefoniche su palazzi vicini con tutte le conseguenze per la salute

So you wanna fry my brain? / so you wanna fry my brain?

Una mattina mi son svegliato e ho trovato l'untore / oh partigiano portami via quel palo ripetitoresu quel te-te-tetto maledetto / punta drit- drit- dritto alla mia camera da letto / h mattina sto in cucinaa prendermi il caffè / quando vedo lassù in cima una squadra della Tre / capisci il mio sgomentole merde fanno affari / piantando addosso a noi antenne per i cellulari / e cari miei amati ascoltatorise li vedete all'opera capite i miei dolori / quegli imbonitori, sono dei violentatori / peggio della Sars,ti sfondano di radiazioni / era una mattina bella quando da st'affaccio / vedo quel corvaccio che mistringe in un abbraccio / apro la finestra e mi sento di morire / oh partigiano... meglio muoversi e agire.



2 - la denuncia, la rabbia che sfociano nella lotta di strada e che raggiungono l'apice nel ritornello.

c'è un qualcuno lassù appeso al palo che lavora / gli grido: "tu scendi giù hai sbagliato personacosa stai facendo a quell'altezza su quella terrazza? / valla a montare in faccia a casa tuaquella schifezza / che mattina da segnarmela nel calendario / scendo In strada e do l'allarmea tutto il circondario / grido: attenzione signori e signore / alzate gli occhi al cielo c'è un bacillo invasore


questo è il business delle antenne sui palazzi / ci sparano le onde come lanciarazzi e sono cazzi e sono cazzi / perché adesso noi diventiamo pazzi


sono quindici metri di ripetitore / la gente passa guarda e dice- ma che brutto fiore! - io al megafono rispondo quello è un fiore velenoso / giorno e notte ti perfora il sistema nervoso / entra in casazitto zitto senza dire nulla / ma le onde se le prende anche mia figlia nella culla / questo mi fa incazzare,avvelenare il sangue / per me è già aperta una guerra civile strisciante / molti forse ancora non lo sannoma chi affitta il tetto becca ventimila euro l'anno / coperto per l'effetto dell'ombrelloai vicini invece le onde friggono il cervello / capito i corrotti? i grandi cuori! / si pittano lo stabile e si pagano i termosifoni / a noi ci lasciano principi e rischi di tumori / capito la città civile sindaco Veltroni!

questo è il business delle antenne sui palazzi / ci sparano le onde come lanciarazzi e sono cazzi e sono cazzi / perché adesso noi diventiamo pazzi


così sono in strada e ne ho raccolti cento / di incazzati del quartiere e vaffanculo a ogni regolamentoil traffico è bloccato, poi anche l' isolato / chiamate chi vi pare, i vigili, la Nato / questo è un allarme socialebuttate giù l'antenna da quel tetto infame / e vergogna per i giuda che l'hanno accettatahanno tradito e violentato questa bella strada / scendono signore, arrivano i ragazzi / siamo in cinquecentoora e diventiamo pazzi / questa è l'aria che noi respiriamo, è la nostra vita / noi l'amiamo e rifinitae quelle onde sono una smaltita. / arriva l'assessore, poi le volanti della polizia / gli untori della Trese ne vanno via / ma questa zona ora h preda da una scossa / lottiamo come fossimo leoni nella fossaio da parte mia ormai sono una belva / perché se guardi in alto vedi che ce n'h ma selvaqui fanno educazione permanente / a subire danni dall'alto e non dire niente


questo e il business delle antenne sui palazzi / ci sparano le onde come lanciarazzi e sono cazzi e sono cazzi / perché adesso noi diventiamo pazzi


So you wanna fry my brain? / so you wanna fry my brain?

Una denuncia genuina, che proviene direttamente dalla strada. Senza troppi compiacimenti.


mercoledì 15 maggio 2013

1978 - Germ Free Adolescents (X Ray Spex)

Gli X Ray Spex sono stati uno dei gruppi più particolari dell'ondata punk inglese di fine anni '70 che vide come punte di diamante Sex Pistols e Clash.
Ciò che ha impreziosito questo gruppo è la fantastica voce della compianta Poly Styrene, cresciuta da hippie e affetta da bipolarismo, capace di farsi notare anche per l'apparecchio tra i denti e i vestiti sgargianti. La sua voce dolcemente squillante e nevrotica ne fanno il marchio di fabbrica come emerge in piccoli capolavori come Oh Bondage! Up Yours!, Identity e, soprattutto Germ Free Adolescents.
In quest'ultimo brano emerge l'originalità del sound della band che va oltre il punk, con un retrogusto reggae e la presenza peculiare del sax di Lora Logic. Il tema della canzone è abbastanza curioso, trattando appunto di un adolescente affetto da una sindrome di pulizia maniacale del proprio corpo.
Ho scoperto questa canzone solo qualche anno fa, facendo zapping su YouTube e imbattendomi in una loro spettacolare esibizione televisiva a Top of the Pops, con una Poly Styrene quasi imbalsamata e conciata da marinaio.

Ecco le parole della canzone:

I know your antiseptic 
Your deodorant smells nice 
I'd like to get to know you 
You're deep frozen like the ice 

-chorus-: 
She's a germ free adolescent 
Cleanliness is her obsession 
Cleans her teeth ten times a day 
Scrub away scrub away scrub away 
The S.R. way.... 

You may get to touch her 
If your gloves are sterilised 
Rinse your mouth with listerine 
Blow disinfectant in her eyes 

-chorus- 

Her phobia is infection 
She needs one to survive 
It's her built-in protection 
Without fear she'd give up and die 

-chorus- 

She's a germ free adolescent 
Cleanliness is her obsession 
(x4)
Cleans her teeth ten times a day 
Scrub away scrub away scrub away 
The S.R. way....


Poly Styrene di diritto nell'olimpo delle punk girls britanniche insieme a Siouxsie Sioux.

sabato 30 marzo 2013

[Musicraiser] Progetto della settimana: It Takes Many Notes To Make Music - Nate Maingard

Dopo l'italiano Soltanto, un altro busker ha scelto la via del crowdfunding. Si tratta del ventinovenne sudafricano trapiantato a Londra Nate Maingard.
Nate propone "canzoni di protesta per amanti e canzoni d'amore per ribelli" impreziosita da una voce molto intimistica e avvolgente. Tra gli artisti che lo hanno influenzato figurano: J. Tillman, Death Cab For Cutie, Freelance Whales, Radiohead, Grizzly Bear, Tallest Man on Earth, Alela Diane, Jolie Holland, Nick Drake, Iron & Wine, Ben Howard, Descemberists.
Un autore molto interessante che merita indubbiamente di essere approfondito. I suoi primi due album possono essere ascoltati su Spotify.

Dopo tanti anni in giro per il mondo con la sua chitarra e dopo aver prodotto a costo zero i primi due dischi l'obiettivo di Nate diventa fare il grande salto di qualità per realizzare un album insieme a professionisti che hanno lavorato per gente del calibro di Adele, James Morrison, Cat Stevens, Jason Mraz, Paul Mcartney. L'obiettivo di raccolta richiesto è pari a  1.500 sterline. Questo l'obiettivo minimo che coprirebbe solo una parte dell'investimento complessivo di produzione del disco, che comprende:


- Registrazione: £1500
- Stampa di 1000 CD: £552
- Artwork: £300

Perché un busker londinese dovrebbe scegliere il crowdfunding e in particolare Musicraiser?

1 - il busker è cantore tra le folle e la cosa più naturale è che si rivolga ad esse per finanziare il proprio progetto musicale sfruttando le potenzialità della rete web. A tal proposito vedi l'esempio vincente di Soltanto;

2 - Musicraiser nel giro di pochi mesi ha dimostrato di essere una piattaforma di successo, conquistandosi la terza posizione in Europa tra i siti di crowdfunding musicale.

Quali sono le ricompense che Nate offre ai suoi sostenitori?

Le ricompense (rewards) sono sicuramente molto varie e interessanti. Tra queste troviamo l'ormai tradizionale album firmato (£ 10), un breve poema (haiku) scritto apposta per il raiser (£ 30), il manoscritto di una canzone a scelta (£ 40), un artwork dell'artista spagnola Amedee (£ 45), composizione e registrazione casalinga di una canzone su un tema scelto dal raiser + EP firmato + digital download (£ 250),  un show musicale a casa + EP firmato + digital download (£ 350), perfino la rasatura della tanto amata barba (filmata) + digital download + artwork (£ 1.000). Infine l'insieme di tutte le ricompense, eccetto però la rasatura della barba (£ 2.000)

Il progetto sta già riscuotendo un grande successo successo raggiungendo il 73% del minimum goal quando ci sono ancora 27 giorni a disposizione. In bocca al lupo Nate, è arrivato il momento di cantare alle folle del web!