Spesso sul concetto di "indie" si creano diatribe e discussioni infinite. Molti addetti ai lavori si mostrano piuttosto allergici a questo termine tanto da volerlo cancellare dal vocabolario musicale.
Tuttavia vorrei esporre 5 osservazioni per fare una volta per tutte chiarezza su questo termine che spesso viene frainteso o abusato, attraverso uno sguardo etimologico-deduttivo al fenomeno.
#1 L'indie è una realtà che non può essere trascurata.
Oggi migliaia di persone si riuniscono attorno a questo termine con gusti musicali molto simili. Si crea dunque una vasta comunità che gira intorno al fenomeno formata soprattutto da giovani.
#2 Indie non è un genere ma un approccio alla musica.
Che sia pop, rock, songwriting poco conta. L'indie è un approccio alla musica. Un approccio particolarmente attivo da parte dell'ascoltatore che può definirsi un vero e proprio "ricercatore" musicale e insaziabile scopritore giornaliero di artisti più o meno conosciuti.
Un vero indie è interessato ad ogni aspetto dei suoi artisti preferiti: ne segue la discografia e ama scambiare chiacchiere col suo idolo dietro le quinte dei concerti, magari ci scappa anche la foto. Un vero e proprio stalker musicale sempre attento alle pagine social del proprio idolo in cui scrive e interviene spesso.
Si tratta dunque di un fenomeno prima di tutto sociale, ancorché musicale e l'attenzione va posta più dal lato consumatore che dal lato artista/produttore.
#3 La musica preferita dagli indie è spesso quella indipendente. Ma come ogni regola c'è un'eccezione
Spesso si confonde "indie" con "indipendente" pensando sia la stessa cosa. Si tratta invece di un luogo comune.
Innanzitutto: cosa si intende per musica indipendente? Un'opera musicale è indipendente quando non è prodotta da etichette facenti parte della galassia delle tre grandi major internazionali che governano la maggior parte dei circuiti distributivi della musica mondiale: Universal/EMI, Sony e Warner.
Tuttavia può definirsi indipendente un'opera unicamente distribuita ma non prodotta da etichette risalenti alle tra major.
In particolare è possibile individuare diversi livelli di indipendenza:
1 - indipendente puro, ovvero l'autoproduzione: l'autore del disco produce l'opera di tasca propria;
2 - crowdfunding musicale: l'artista si fa finanziare dai propri fan (presenti e acquisiti) sul web. La più nota piattaforma specializzata che consente di fare ciò è Musicraiser.
3 - produzione tramite etichette indipendenti (non legate alle major). In Italia c'è una galassia infinita di queste etichette che spesso hanno sede in provincia. Si pensi a La Tempesta, Garrincha Dischi e la storica Mescal.
4 - produzione di etichette indipendenti con supporto distributivo delle majors: ne sono esempio Le Luci Della Centrale Elettrica (La Tempesta/Sony), I Cani (42 Records/Universal) o I Ministri (Godzillamarket/Warner).
Esistono tuttavia artisti nati o passati alle major ma comunque seguiti dal pubblico indie: si pensi a Dente (Sony), Verdena (Universal) e Baustelle (Warner).
Non tutti gli artisti indipendenti sono però indie altrimenti lo sarebbero anche ad esempio i Modà ed Emis Killa prodotti da etichette indipendenti.
Non tutti gli artisti indipendenti sono però indie altrimenti lo sarebbero anche ad esempio i Modà ed Emis Killa prodotti da etichette indipendenti.
Per l'indie l'artista perfetto è alla ricerca di un risultato artisticamente elevato disinteressato alle logiche commerciali e ai tradizionali canali di distribuzione (tv e radio in primis), più interessato alla qualità che alla quantità del proprio pubblico e geloso custode della propria libertà artistica. Ecco perché "indie" il più delle volte significa "alternativo".
#4 L'indie è un fenomeno che unisce.
Proprio perché fenomeno sociale l'indie unisce tutti coloro che condividono questo approccio: ai concerti (spesso tenuti in locali specializzati), nei forum reali e virtuali, suonando e cantando le canzoni indie con gli accordi a disposizione.
Atteggiarsi da hater rappresenta un approccio distorto e ne vengono colpiti soprattutto gli artisti indie di maggior successo. In realtà un artista è indie indipendentemente dal successo che raggiunge: che i suoi fan siano poche centinaia o centinaia di migliaia poco conta, perché è sempre vero che non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.
#5 Un vero indie segue la pagina Facebook Sei Tutto L'indie Di Cui Ho Bisogno
Momento pubblicità: la nostra pagina Facebook dove essere sempre aggiornati e saziati d'indie mania.
Passo e chiudo con uno slogan: stay indie, stay foolish!
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