Con questo disco, in seguito alla non poco traumatica fuoriuscita del chitarrista Xabier Iriondo il gruppo milanese si affacciava ad una forma più tradizionale e intimistica di cantautorato.
Tracce di grande intensità emotiva come Quello Che Non C'è, Radio Bombay, La Gente Sta Male, ma quella che più mi ha colpito e soprattutto è rimasta impiantata nella mia testa negli anni, è l'ottava traccia: Ritorno a Casa.
Si tratta di un rock introspettivo "parlato", che ci immerge nella narrazione delle sensazioni e dei ricordi di un uomo che torna alla casa dove è cresciuto da bambino e rivive i momenti della sua infanzia ritrovando tutti gli oggetti al loro posto, come i soldati in miniatura rivivendo quelle sensazioni che esaltano un'età sognante e spensierata. Ogni volta che torno nella mia casa in Puglia echeggia nella mia mente questa canzone.
[Testo]
Sono nella casa dove abitavo da bambinoRiconosco ogni oggettoLa disposizione dei mobili, i coloriLa luce era diversa negli anni settanta, ho riconosciuto anche quellaHo aperto tutti i cassetti per essere sicuro che in tutti questi anni nessunoAbbia toccato la mia robaC'è un'intera brigata dell'esercito britannico li dentroRosaSono ancora intenti a schierarsi per fronteggiare l'attacco imminenteMa l'attacco non avverrà maiIl divertimento per me era disporre i soldatini come se dovessero affrontare un ingaggio particolare,e poi, senza che nulla avvenisse, cambiare la disposizioneSono ancora lì come li avevo lasciati venticinque anni faL'ufficiale ha il braccio teso davanti a se mentre sta per prendere la mirala testa piegata verso l'alto mi guada implorante: "Vado?".Ho richiuso il cassettoHo setacciato tutta la stanza in cerca di quello che avevo lasciatoHo trovato tutto meccanicamente come se non avessi bisogno di ricordarne la posizioneDevo aver fatto un bel casino perchè mia madre è entrataGiovane e bellissimaRidevaMi ha preso in giroUna strana calma, una calma enormeNon so cos'èMa non ho mai pianto tanto come al risveglioHo rifatto il percorso che mi portava dalla scuola alla casa dei mieiLa prima volta dpo venticinque anniC'è una sensazione che non ho mai più provatoNon abito più lì da sempreHo avuto una vitaAltroveE' solo una stupida villetta con uno sputo di giardino, ma sarà la prima cosa che compreròQuando sarò ricco
Ricordo che avrei letto da qualche parte che quel modo "parlato" di cantare sullo sfondo delle chitarre elettriche in Italia non era poi così innovativo. Fu così che ascoltai per la prima volta i Massimo Volume.
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