[N.B.: Per l'elenco di tutti i pezzi italiani scelti sinora, per ciascun anno, sono : Un Anno, Una Canzone (Italia)]
Per il mio 2019 non ci sono dubbi (lo dice anche Spotify), il pezzo italiano che mi ha segnato è Umido di Adelasia, uscito l'11 gennaio per Sbaglio Dischi e scoperto, come avviene ormai da tempo, esplorando la mia bacheca Facebook, tanto da invitare l'artista alla trionfale terza edizione del Sei tutto l'indie Fest al Monk.
Una cupa ballata elettronica in cui la splendida e potente voce della cantautrice Adelasia (di stanza a Roma ma di origini lucchesi) sembra fermare il tempo e trascinare l'ascoltatore nella propria inquietudine, con un intermezzo elettronico più vivace, il tutto ricamato dal bravo producer Pietro Foglietti.
Un pezzo lento, intimo da ascoltare a occhi chiusi, un dialogo con sé stessi che porta la notte in ogni momento della giornata, quando si ha voglia di evadere senza vergognarsi troppo del proprio tormento. Credo che "Umido" quest'anno sia stato per me più di una volta semplicemente un rifugio.
Un pezzo lento, intimo da ascoltare a occhi chiusi, un dialogo con sé stessi che porta la notte in ogni momento della giornata, quando si ha voglia di evadere senza vergognarsi troppo del proprio tormento. Credo che "Umido" quest'anno sia stato per me più di una volta semplicemente un rifugio.
Affoghi nel cuscino ogni volta che provi dolore
Appunti parole per cambiare d'umore
Ti giri nel letto, scrivendo ti commuovi
E pensi a quando ti odi
E il sonno se ne va
E un'altra notte che passi insonne
Un altro giorno che ti prenderesti a botte
Un buio mondo umido
Nudi i pensieri
Hai scritto righe bianche su buchi neri
Offusca la tua mente, annebbia i tuoi pensieri
(Tanto il buio è quello di ieri)
Nel letto pensi al mare e non a lamentarti
(Tanto come sai non cambia niente)
E il sonno tornerà
E un'altra notte che passi insonne
Un altro giorno che ti prenderesti a botte
Un buio mondo umido
Nudi i pensieri
Hai scritto righe bianche su buchi neri
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