martedì 29 dicembre 2015

21 pezzi del 2015 di cui (quasi) nessuno parla



Anche quest'anno, alla fine di un mese fervente di classifiche più o meno autoreferenziali, colgo l'occasione per stilare una lista di 21 pezzi estratti da album (più o meno) dimenticati da redazioni (più o meno) prestigiose. Un invito ad andare oltre, perché piccole perle non vadano dimenticate. Buon ascolto!

ps. i pezzi sono in ordine rigorosamente sparso, con l'indicazione del l'album nel quale sono contenuti. Questa non è una classifica ma una lista di canzoni cui si cita l'album nel quale sono contenuti. Stavolta non ho preso in considerazione anche i pezzi in lingua inglese (mi prometto di fare un articolo ad hoc). Non ho considerato le uscite di Diavoletto Netlabel per la quale collaboro.

BABALOT - DORMI O MORDI (Aiuola Dischi)
Il miglior e più influente cantautorato italiano lo-fi di tutti i tempi. Non basta?







FELPA - PAURA (Sussidiaria)
Dagli Offlaga Disco Pax a un dream pop da brividi.





PALETTI - QUI E ORA (Sugar)
Il pop come andrebbe fatto: ironico, leggero e ben curato.





LUCIO CORSI - ALTALENA BOY (Picicca)
Ritorno acronistico al glam folk alla "Bowie" anni 70'. Storie fatte di animali e extraterresti.





LEITMOTIV - VAGABONDI (La Fabbrica, Pelagonia Dischi)
Questo album mi ha sorpreso e trascinato come pochi. Rock che fa smuovere, ballare, riflettere.






BIANCO - GUARDARE PER ARIA (INRI)
Cantautorato molto raffinato, intimista ma che riesce a mantenere una buona dose di leggerezza.





LE SIGARETTE - 2 + 2 = 8 (Autoprodotto)
Un duo che picchia sulle casse e ci da dentro con la chitarra con il sorriso e gli sguardi di un bambino. Ci voleva.






FLAVIO GIURATO - LA SCOMPARSA DI MAJORANA (Entry Edizioni Musicali)
Inclassificabile, lontano dallo spazio e dal tempo. Cantautori così capitano uno ogni decennio se tutto va bene. Curiosità: è il fratello di Luca Giurato.






INTERCITY - AMUR (Orsa Polare Dischi)
Se c'è qualcosa che più si avvicina alla definizione di "rock raffinato" in Italia, sono gli Intercity.






IO E LA TIGRE - 10 e 9 (Garrincha Dischi)
Rock sporco, girl power e voglia di raccontare. Cosa volere di più?






ELEPHANT BRAIN - ELEPHANT BRAIN EP (Autoprodotto)
Un Ep che mi ha sorpreso molto. Richiamano geograficamente e musicalmente i Fast Animal And Slow Kids, ma questo pezzo dimostra che possono avere addirittura stessa grinta ma con un sound più vario.





BOMBAY - BOMBAY (Autoprodotto)
Tornare alla musica da spiaggia anni '60 tra spensieratezza e nostalgia. Una delle vere sorprese dell'anno perché spuntato fuori praticamente dal nulla





CALVINO - GLI ELEFANTI (Dischi Mancini)
L'Amaro In Bocca è una delle ballata dolce e spettrale di cui le orecchie riescono difficilmente a liberarsi.





FEMINA RIDENS - SCHIAFFI (A Buzz Supreme)
Voce estremamente sottovalutata quella della fiorentina Francesca Messina, Le Banalità è un pezzo che ne evidenza la particolare capacità di giocare con lo strumento vocale.





VINCENZO FASANO - FANTASTICO (Eclectic Music Group)
Cantautorato sofferto e personalità vocale come pochi a livello maschile nel panorama indie.




ALESSIO BONDI' - SFARDO (Malintenti Dischi/800A Records)
Grazia e poesia in dialetto palermitano: Di Cu Si è insieme a tutte gli altri pezzi dell'album, una canzone senza tempo.





LA MUNICIPAL - LETTERA DALLA PROVINCIA LECCESE singolo (Autoprodotto)
Uno dei tanti progetti del leccese Carmine Tundo (Nu-Shu) qui insieme alla sorella Isabella. Questo pezzo uscito in nessun album ha un'immediatezza e una rabbia che prendono già dal primo ascolto





PAGLIACCIO - LA MARATONA (Costello's Records)
Il trio Biellese mi è sempre piaciuto per la semplicità di melodia e testi ma con messaggi sempre molto lineari. Cosa un po' troppo rara nell'indie italiana. Qui un bellissimo pezzo insieme a Bianco.





BOBO RONDELLI - COME I CARNEVALI (Picicca Dischi)
L'ex Ottavo Padiglione con  pezzi come questo tiene viva la vecchia scanzonata musica italiana.





GIANCARLO FRIGIERI - TROPPO TARDI (New Model Label)
Il cantautore di Sassuolo sforna una serie di pezzi stridenti densi di introspezione e sarcasmo, densi di pensieri e parole.




VOINA HEIN - NOI NON SIAMO INFINITO (Maciste Dischi)
Rock che spazia dall'Emo al crossover con una base abbastanza melodica, gli abruzzesi Voina Hein costruiscono pezzi destinati ad essere urlati ai concerti.

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