giovedì 28 dicembre 2017

21 pezzi del 2017 di cui (quasi) nessuno parla





Guardando alle classifiche redatta dalle testate del settore e influencer l'annata è stata particolarmente effervescente regalando molti nomi più o meno nuovi della scena come Giorgio Poi, Carl Brave x Franco126, Gazzelle, Colombre, Gomma, Andrea Lazlo De Simone, Germanò, i cambi di rotta di Coez, Frah Quintale e Coma Cose, le grandi conferme di Brunori Sas, Baustelle, Colapesce e Fast Animals and The Slow Kids, nonché il cantautorato di un certo peso di autori ormai storici come Edda e Paolo Benvegnù.

Come da tradizione, quasi in extremis, dico anch'io la mia sulle canzoni in lingua italiana più significativi dell'anno che sta per concludersi cercando di completare le decine di classifiche di fine anno con pezzi più o meno "dimenticati" della scena musicali indipendente italiana, ma che andrebbero citati per spessore, influenza o semplicemente per anticipare tendenze future.

Una selezione fatta a freddo, senza quell'urgenza di "stare sul pezzo" che spesso ci costringe a "consumare" la musica anziché assimilarla.

Alla lista ci sarebbe da aggiungere un ventiduesimo pezzo: Presto dei Gastone, cui ho già dedicato un articolo come canzone più segnante dell'anno.

NB: i pezzi sono elencati in rigoroso ordine alfabetico per artista. Non si tratta di una classifica ma di una lista di brani. Tra parentesi è indicata l'eventuale etichetta discografica. Laddove il pezzo non fosse presente su Youtube è stato inserito il link Spotify.



ANDREA NABEL – NON TI PREOCCUPARE (Autoprodotto)
Un autore pugliese di appena 22 anni e una incredibile maturità nello scrivere canzoni. Ci scommetto che sarà una delle grandi penne dei prossimi anni.






BARBERINI feat. FILIPPO DR. PANICO - L'ULTIMA NOTTE (Frivola Records)
Lo-fi lisergico e introspettivo: questa ballata è un vero trip.





CHIARA MONALDI – OGNI GIORNO COME AGOSTO (Noia Dischi)
Quella di Chiara Monaldi è sicuramente una delle più talentuose voci femminili del cantautorato "indie" italiano. Questo pezzo ti trasporta con la leggerezza di una canzone dei Belle & Sebastian.




GIUNTO DI CARDANO - KADIMA (Autoprodotto)
La band foggiana è in grado di restituire un un alt-pop di grande atmosfera e spessore mostrandosi molto abile nello sperimentare sonorità.





GRISTO – SCAPPO (Autoprodotto)
La follia di cacciare fuori un pezzo alla settimana dietro un progetto davvero indecifrabile capace di alternare pezzi discutibili a piccoli capolavori lo-fi come questo.




HAVAH – OGNI VOLTA (Maple Death Records)
Quando penso alla "scena underground" italiana mi vengono in mente sempre i romagnoli Havah, tra i pochi che riescono a mantenere delle atmosfere "dark" senza risultare troppo datati.





HOFAME – BOT (Autoprodotto)
Altra perla underground dal progetto di Cristiano Alberici, già X Mary e Cristio. Difficile stare fermi.





IL MAGO – CRAXI (Autoprodotto)
"Vorrei essere tra quelli il cui talento dà alla testa. Voglio sprecare il talento come forma di protesta" Esplosivo, nichilista, futurista.






INTERCITY - UN POSTER (Autoprodotto)
Gli Intercity sono da anni tra il simboli dell'indie più raffinato. Direi che è arrivato il momento della definitiva consacrazione.




L’ENNESIMO – CAMICIA STRETTA (Autoprodotto)
Questo pezzo, che avrò cantato a squarciagola almeno cento volte, mi trasmette una incredibile sensazione di libertà: "Ho perso l'aereo, frega un cazzo perché so volare".






LA BIBBIA DEL POP - UNA STREPITOSA COMMEDIA (Autoprodotto)
La Bibbia del Pop è un duo da Roma che non produceva musica dal 2014, anno di "Dieci Piccoli Infarti" che aveva fatto parlare di sé soprattutto per il pezzo "Puttana's Talking". "Una strepitosa commedia" è un pezzo amaro e delicatissimo molto ben strutturato.





LA MADONNA DI MEZZASTRADA - ALBERO (La Fame Dischi)
Un pezzo introspettivo, delicato e in grande crescendo per la band post rock perugina.




LA NAUSEA – IL CAIRO (Autoprodotto)
Una linea vocale perfetta e soave e una chitarra sporca ma ottimamente ritmata. Questo pezzo è una vera perla nascosta.






LA NOTTE - PER NUOVI PESCATORI (Woodworm Label)
Già mi ero innamorato della band toscana con la bellissima "Adeguarsi", questo pezzo ne conferma il talento rock molto "orecchiabile".




LA RAGAZZINA DAI CAPELLI ROSSI – LEBENSTRIEB (Autoprodotto)
Poche realtà in Italia riescono a coniugare electro-pop, melodia, testi e tematiche colte e profonde che guardano al senso della vita. Struggente.






MALATJA - ODIO SETTEMBRE (Autoprodotto)
In Italia esistono realtà in grado di mantenete ancora altissimo il livello del rock. Tra questi ci sono i Malatja che con l'album "Ruminogioia" di prossima uscita passano dal dialetto salernitano alla lingua italiana. Sarà un'uscita da aspettare con ansia.





MALMO - L'ALBA DI UN GIORNO DI FESTA (Manita Dischi)
Gli addetti ai lavori già conoscevano il talento della band campana Malmo in grado di sfornare un post-rock pieno di forza e grazia.





OMBRE CINESI - COSE SCONOSCIUTE (Ahurea Dischi)
L'album d'esordio "Via Lombardia, 24" del duo tarantino ha lanciato quella che è già una realtà dell'indie-pop nostrano. Ma questa traccia, ispirato alla serie "Stranger Things" è un pezzo sperimentale davvero molto ispirato.




PORTOBELLO – ANIMA LIBERA (Diavoletto Netlabel)
Portobello è una delle grandi speranze che in Italia esista ancora quel cantautorato senza tempo capace di essere profondo e leggero nello stesso tempo, senza dimenticare l'importanza dei contenuti.





POVEROALBERT - FALLIMENTO (Autoprodotto)
Un pezzo incisivo e pieno di rabbia. A volte ci vuole proprio.





ZENO feat. IRENE DANDELION - DOPODOMANI (Mattonella Records)
Un pezzo che affronta temi tipicamente adolescenziali ma con soluzioni sonore davvero molto godibili. Difficile non innamorarsi della doppia voce.

mercoledì 27 dicembre 2017

2017 - Presto (Gastone)

Fine anno tempo di bilanci, tempo dell'ormai tradizionale appuntamento con la rubrica Un Anno, Una Canzone (Italia) nella quale scelgo il pezzo italiano che mi ha segnato maggiormente nell'ultimo anno.

La scelta non è stata semplice considerati che nel 2017 ho ascoltato quasi un migliaio di pezzi nuovi ed è stata un'annata molto fertile grazie a grandi conferme (Brunori Sas e Fast Animals And Slow Kids su tutti), importanti exploit (Giorgio Poi e Carl Brave X Franco 126 tra i più significativi) nonché notevoli esordi e autoproduzioni (qui potrei fare una lista lunghissima ma di cui mi riservo di parlarne più in là).

Quest'anno la scelta è ricaduta proprio su un esordio, e ciò è sintomatico dell'ottimo stato di salute della musica emergente italiana.
Si tratta dei Gastone, giovane band attiva tra Pesaro e Gabicce Mare: "il comune più settentrionale della regione Marche, al confine con l'Emilia-Romagna": a dimostrazione che è proprio nelle terre di mezzo che vengono fuori i progetti più originali.



Dopo l'uscita di Non Dare al Romanticismo una Chance e JC, due singoli davero folli in grado di attirare l'attenzione di pubblico e addetti ai lavori, nel novembre 2017 esce Presto ultimo pezzo che anticipa Gastone l'album d'esordio fuori dal 24 novembre per Mattonella Records, etichetta emergente romana da tenere d'occhio (vedi Zeno e Baci Ovunque).

Presto è un pezzo avvolto in una grazia sghemba: appena due minuti e mezzo di mood sognante caratterizzati da una chitarra con un esageratissimo effetto lisergico in grado di ipnotizzarti come un incantatore di serpenti soprattutto nella sua incredibile introduzione. Poi attacca la voce acida di Lonardo Antinori insieme alla batteria e addirittura al violino che completano l'amaro "trip" psichedelico. Un rock lisergico molto raro per la scena musicale in lingua italiana.

Il brevissimo testo si presta ad un ampio margine interpretativo: si fa riferimento alla relazione con una bellezza indefinita che dura solo il tempo di un'estate.

Magico il colore che assume la sua pelle
Quando esce dal mare della tua città
Puoi vederla e passarci le estati più belle
Perchè è già consapevole che finirà

Presto
Presto

Fra sospiri e carezze nella notte parla
Di quanto potere tu abbia ancora su di lei
Stesa sul suo letto nuda legge notti bianche
Prima che finisca prendiamoci un frappè

Presto
Il video è altrettanto lisergico e la fa da padrone il mare e la costa, elementi che sottolineano il legame tra la band e le proprie origini geografiche.