mercoledì 28 novembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: Iotatòla e Massaroni Pianoforti

A poco più di un mese dalla nascita dell'ambizioso progetto di Giovanni Gulino e Tania Varuni sono ben sette i progetti di successo: a Clubnoir, Barbara Cavaleri, Gap's Orchestra, Io Non Sono Bogte, Cinemavolta si aggiungono Stile Libero e Innote.

Questa settimana vorrei approfondire due progetti di qualità:


Massaroni Pianoforti - Nuovo album: "Non Date il Salame ai Corvi"



IOTATOLA

Il progetto aperto pochi giorni fa da Iotatòla ("Io da sola" come se pronunciato come da una bambina) si presenta particolarmente interessante per almeno due aspetti:
1 - Iotatòla sono un vero e proprio super-duo palermitano: Serena Ganci proviene dai jazz club di Parigi, mentre Simona Norato vanta diverse esperienze e collaborazioni nell'indie italiano (Famelika/Dimartino). Hanno già raggiunto un discreto successo nazionale con loro primo album "Divento Viola" e il risultato della loro fusione è una miscela di rock e jazz vivace e sicuramente molto originale. Sono apparse nel programma della Dandini "Parla con Me" e dal vivo ho avuto personalmente la possibilità di ammirarne la duttilità sonora, la creatività e le capacità istrioniche oltre che tecniche.
2 - Da un punto di vista produttivo il progetto presentato dalle Iotatòla è particolarmente accattivante poiché si tratta di una integrazione  di 4.000 euro a un budget già stanziato dalla loro etichetta Mafi s.r.l. ai fini della produzione del secondo album.
Tra le ricompense: un ringraziamento personalizzato su Facebook (3 €), borsa con il Salvatore della loro omonima canzone (nome con il quale il duo descrive un vibratore) contenente inoltre il disco con dedica personalizzata e invito al concerto più vicino a casa del raiser (50 €), invito concerto + invito a cena pre o post concerto + copia autografata del disco (100 €), mini-live acustico a casa del raiser (250 €).

Quando mancano ben 55 giorni dalla fine del periodo di raccolta 27 raisers hanno già contribuito a raggiungere l'11% del'obiettivo. Chissà quanti altri fan vorranno diventare co-finanziatori del nuovo esplosivo album delle Iotatòla!!!


MASSARONI PIANOFORTI

Dietro il nome Massaroni Pianoforti si nasconde Gianluca Massaroni, cantautore di Voghera nipote di un liutaio e figlio di commerciante di strumenti musicali. Gli strumenti dunque non sono mai mancati in famiglia e Gianluca ha cominciato a comporre canzoni nel suo sgabuzzino togliendosi anche qualche soddisfazione come il premio della critica Musicultura 2006. Ora l'obiettivo di Gianluca è realizzare il suo secondo album "Non Date il Salame ai Corvi", incidendo una serie di canzoni scelte tra le tante che ha composto con un minimum goal pari a 3.000 euro. L'album viene ironicamente definito da Gianluca "il disco più brutto della storia" ed egli stesso si presenta simpaticamente come un cantautore improvvisato e tragicomico: un "cantautonomo".
Tra le tantissime ricompense offerte ai fan che supporteranno il progetto troviamo un bel calcio in culo + 3 mp3 inediti + video di ringraziamento cantato (5 €), una lezione di chitarra, pianoforte o songwriting via Skype (35 €), cover propria canzone preferita (50 €) occhio però alla pronuncia inglese non proprio perfetta di Gianluca (per sua stessa ammissione),  accordatura pianoforte + una canzone cantata per il fan (80 €), voce del raiser nel disco (coro, strofa, parlato, ecc.) (100 €), un concerto a casa (150 €) o nel proprio locale (300 €) e infine la chitarra acustica usata da Gianluca Alhambra NW CW 1 Elec. (500 €).

A 24 giorni dalla scadenza del periodo di raccolta fondi è stato raggiunto il 36% dell'obiettivo. Forza raisers, diamo a Gianluca Massaroni la possibilità di incidere "il disco più brutto della storia", ne ha il sacrosanto diritto, no?

martedì 20 novembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: Fabio De Matteis e Stile Libero

Attualmente i progetti che hanno raggiunto il minimum goal ammontano a cinque: a Barbara Cavaleri, Gap's Orchestra, Io Non Sono Bogte e Cinemavolta si aggiungono i Clubnoir.

Per questa settimana ho scelto di illustrare i seguenti progetti:

Fabio De Matteis - Promozione nuovo album. Perché quando si sogna in due comincia la realtà...

Stile Libero - Rassegna concertistica a cura della Consulta Studenti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali di Pavia 




FABIO DE MATTEIS

Fabio Specchiulli è uno psicoterapeuta cresciuto e Lesina in provincia di Foggia e trapiantato a Roma, ma  soprattutto un cantautore impegnato e di personalità, in arte Fabio De Matteis. 
Dopo aver condiviso il palco con autori importanti come Giuliano Palma, Sergio Cammariere, Marco Parente e James Senese, esperienza da busker (non è il solo su Musicraiser, vedasi Soltanto), Fabio registra nel 2012 il suo primo album: "Io Non Mi Fido Di Questo Mare", con il quale riesce a catturare l'attenzione degli addetti al lavori sul web: l'album c'è ma ha bisogno di un pubblico importante, poiché "quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà". Per raggiungere l'obiettivo sarà necessario un ufficio stampa che sia in grado di promuovere l'album su larga scala. Tutto ciò si traduce in un budget economico di 1.500 euro
Tra le ricompense offerte da Fabio spiccano: possibilità di registrare delle tracce musicali per chiunque abbia intenzione di inciderle (50 €), ringraziamenti sulla copertina del disco spedito direttamente a casa del raiser con dedica (60 €), trasformare testi in canzoni (100 €), concerti a casa (120 €), in un locale attrezzato (160 €), in un locale non attrezzato (200 €) e, infine una super-ricompensa: tutto quello che il raiser possa desiderare (1.000 €) purché non si tratti di rubare, ammazzare o fare sesso!

Ad oggi grazie a ben 69 persone Fabio raggiunto il 60% del suo obiettivo...mancano 31 giorni, forza  raiser, consentiamo a "Io Non Mi Fido Di Questo Mare" di ottenere la fama che si merita!


STILE LIBERO

Questo progetto si presenta particolarmente interessante per due motivi: il genere musicale e la durata. Stile libero è una rassegna concertistica curata dalla Consulta degli Studenti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "F. Vittadini" di Pavia. Sul profilo Musicraiser è già presente il programma dettagliato della rassegna, che avrà inizio il 29 novembre 2012 e si concluderà il 14 febbraio 2013. In nome Stile Libero deriva dal fatto che si esibiranno musicisti solisti o in ensemble da camera provenienti da repertori differenti: musica antica, romanticismo, barocco, free jazz, neoclassicismo, autori classici contemporanei ecc. Gli studenti dell'istituto è necessario un budget minimo di 500 euro da raccogliere in poco più di 10 giorni; un vero e proprio progetto-lampo. Si tratta di un evento legato a stili musicali inediti nel primo mese di vita della piattaforma di crowdfunding Musicraiser, ma sicuramente che apre sbocchi molto interessanti per incentivare la diffusione e l'educazione a forme di musica di altissima qualità.
Le ricompense offerte sono legate direttamente all'evento con possibilità ad esempio di ottenere ringraziamenti sui programmi più due posti riservati per uno (10 €) o per due (15 €) concerti a scelta o un posto riservato per tutti i concerti (20 €). C'è anche la possibilità di diventare ufficialmente il "The Biggest Raiser" con ringraziamento ad hoc e 5 posti riservati a sedere in prima fila per tutti i concerti della rassegna (500 €).

In pochi giorni è stato già raggiunto il 60% del minimum goal. In questo caso si potrebbe dire: che la sinfonia della raccolta fondi vada avanti!

venerdì 16 novembre 2012

Musica indipendente italiana da esportazione - una regione, una canzone

Riprendo la stessa formula utilizzata per la musica in lingua italiana del post del 24 settembre per associare ad ogni regione una canzone stavolta però di gruppi italiani che cantano in lingua straniera. Rispetto alla musica in italiano la varietà musicale si restringe un po' a generi ben definiti, ma la qualità è piuttosto elevata.


VALLE D'AOSTA
Yellow School Bus Factory - Desert Roam




TRENTINO ALTO ADIGE
Casa del Mirto - The Haste




PIEMONTE
The Van Houtens - John Ferrara & Betty Karpoff




LIGURIA
Ila & The Happy Trees - Breathe Again




LOMBARDIA
Iori's Eyes - Anchor




VENETO
C+C=Maxigross - Low-Sir




FRIULI VENEZIA GIULIA
Mellow Mood - Dance Inna Babylonia




EMILIA ROMAGNA
Bon Corn - Love Turns Around




TOSCANA
The Vickers - The Only One



MARCHE
Be Forest - Florence




UMBRIA
Tiger! Shit! Tiger! Tiger! - Crime Wave




LAZIO
Betty Poison - July


ABRUZZO
El Santo Nada - Gallinas y Lagartos




MOLISE
Lapingra - This Is Not A Test




CAMPANIA
A Toys Orchestra - Letters To Myself




PUGLIA
Eels on Heels - Unknown Mission





BASILICATA
Divenere - Monochromatic Butterfly




CALABRIA
Camera237 - Carry On (To Carry On)




SICILIA
Gentless3 - Since98




SARDEGNA
Diverting Duo - Home





E' anche questa una playlist che vuole mettere in luce la varietà del movimento. Qualsiasi suggerimento è ben accetto nei commenti!

martedì 13 novembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: Soltanto e Io Non Sono Bogte

Mentre scrivo sono ormai quattro i progetti che hanno raggiunto il minimum goal: a Barbara Cavaleri si aggiungono Gap's Orchestra, Io non sono Bogte e Cinemavolta. Questo conferma il grande successo e le potenzialità della piattaforma di crowdfunding musicale Musicraiser.

Per questa settimana vorrei focalizzarmi sui seguenti progetti:

Soltanto - Le Chiavi di Casa Mia. L'album di Soltanto

Io Non Sono Bogte - La discografia è morta e io non vedevo l'ora


SOLTANTO


Dietro ogni artista c'è una storia. E la storia è uno degli elementi essenziali del progetto di Soltanto. 
Soltanto è Matteo Terzi un ragazzo che dopo aver conseguito una laurea e trovato un lavoro decide di licenziarsi alla faccia della crisi per inseguire il suo vero sogno: diventare un busker, un musicista di strada. Nel video di presentazione del progetto Matteo mostra subito le sue eccellenti doti canore con una straordinaria interpretazione di Fix You dei Coldplay e racconta della sua scelta con le immagini del suo viaggio solitario in giro per l'Europa  in autostop e senza soldi con voce e chitarra come uniche ricchezze. Fino a tornare nella sua Milano per diventare uno dei più seguiti busker della città. Ora però ha un obiettivo ambizioso: produrre un album con canzoni tutte dal titolo "La Chiavi di Casa Mia". Per passare dalla strada allo studio di registrazione e raggiungere il suo pubblico attraverso la distribuzione del disco saranno necessari ben 8.000 euro. Soltanto può partire forte  della sua voce e della notorietà assunta per le strade di mezza Europa e Italia per raggiungere un obiettivo di certo non facile ma possibile. 
Cosa offre in cambio Soltanto ai suoi raisers? Oltre ad esempio al download digitale, dvd e biglietti del concerto spiccano una canzone scritta apposta per il fan-raiser (300 €) inviando tutti gli elementi che si desidera siano descritti nel brano, una settimana on the road insieme in occasione del tour estivo, con spese di viaggio a carico di Soltanto (500 €), addirittura un "asso piglia tutto" con tutte le ricompense in una (1.000 €) e, infine, la possibilità di essere il sostenitore numero uno: un posto disponibile per aggiudicarsi la propria foto più nome e cognome sulla copertina dell'album, insieme a qualsiasi altra ricompensa precedente: una corrispondenza biunivoca raiser-album.

Attualmente Soltanto può vantarsi di essere colui che ha raccolto l'importo più elevato ma mancano ancora 3.500 € circa. La realizzazione del sogno di questo talentuoso busker è dunque nelle mani dei prossimo raiser!  


IO NON SONO BOGTE


Tra coloro che hanno raggiunto il minimum goal troviamo questo interessante e creativo progetto low budget della band romana Io Non Sono Bogte che presenta un sound interessante, una sorta di miscela tra Le Luci della Centrale Elettrica, primi Marlene Kuntz e Massimo Volume.
Il frontman del gruppo, Daniele Coluzzi è anche un appassionato di discografia indipendente, tanto da averci scritto un libro, "Rock in Progress" ovvero un manuale per band emergenti che scaturisce anche da interviste ad artisti italiani del settore.
Io Non Sono Bogte ha chiesto ai suoi fan 500 euro per la promozione del loro primo album intitolato provocatoriamente "La Discografia è Morta e Io Non Vedevo l'Ora" e distribuito in formato USB Tape, ovvero una penna USB da 2 GB a forma delle vecchie musicassette, che ha il vantaggio di essere anche un gadget riutilizzabile.
28 raisers hanno consentito la raccolta di ben 571 euro a 5 giorni dalla scadenza del progetto. Le ricompense offerte sono interessanti e a basso costo: ad esempio la scelta di una cover di un classico italiano fatto male da suonare ai concerti (5 €), invito a un party che celebra la fine della discografia (5 €), consumazione presso il locale della chitarrista (5 €), lezione di batteria (10 €), una copia del manuale per band emergenti "Rock in Progress" (12 €), la possibilità di un concerto ad hoc per il fan (100 €).

Io Non Sono Bogte hanno già vinto la loro scommessa, diventando alfieri di una discografia moribonda anche grazie al rivoluzionario crowdfunding musicale di Musicraiser!

sabato 10 novembre 2012

La distribuzione geografica del movimento musicale indipendente italiano [infografiche]

In considerazione dei post precedenti, su tutti quelli del 15 settembre e del 29 ottobre, proviamo a tirare un po' le somme circa la distribuzione geografica del movimento musicale indipendente italiano.
Ci viene ancora una volta in aiuto un'infografica di Rockit.it che illustra il numero di gruppi e artisti musicali iscritti al più importante portale di musica indipendente italiana.

fonte: rockit.it

Dalla mappa è possibile ricavare la seguente classifica, citando i gruppi con maggior popolarità:

1 - Lombardia, dove troviamo gruppi di punta tra i quali Lacuna Coil, Verdena e Afterhours, I Ministri, Calibro 35, Aucan.
2 - Emilia Romagna con gente come Le Luci della Centrale Elettrica, Dente e Nobraino, Lo Stato Sociale, Giorgio Canali e Offlaga Disco Pax.
3 - Lazio, terra dei popolari Mannarino, Bud Spencer Blues Explosion e Luca Sapio, Eva Mon Amour oltre che di una miriade di gruppi emergenti soprattutto nella Capitale.
4 - Veneto, dove spiccano tra le band più popolari Il Teatro degli Orrori e Bologna Violenta.
5 - Piemonte: regione guidata dai Perturbazione con tanti gruppi interessanti soprattutto tra gli anglofoni.
6 - Toscana con i pisani Zen Circus e Criminal Jockers su tutti ma anche gli storici Virginiana Miller.
7 - Campania, prima regione del sud dove l'indipendente è guidato da 24 Grana e A Toys Orchestra;
8 - Puglia, guidata da Il Genio insieme a tantissimi gruppi con una popolarità prevalentemente regionale.
9 - Sicilia, troviamo tanta qualità, Marta Sui Tubi e Il Pan del Diavolo i più popolari.
10 - Liguria, dove il gruppo più noto sono gli Ex Otago.
11 - Marche, terra dei Soviet Soviet e di Umberto Maria Giardini (al secolo Moltheni).
12 - Friuli Venezia Giulia, regione importante con le colonne Tre Allegri Ragazzi Morti e il successo internazionale dei Mellow Mood.
13 - Sardegna, Iosonouncane su tutti.
14 - Abruzzo, dove spicca la fama nazionale dei Management del Dolore Post Operatorio.
15 - Calabria, regno di Brunori Sas.
16 - Umbria, dove il gruppo con maggior successo popolare sono i Fast Animals and Slow Kids.
17 - Trentino Alto Adige, dove è l'elettronica dei Casa del Mirto ad avere successo in Italia e non solo.
18 - Basilicata, si segnalano Divenere e Dr Panico, anche se emigrati a Roma.
19 - Molise, movimento molto locale dove spicca tuttavia Il Rumore del Fiore di Carta.
20 - Valle d'Aosta, piccola regione dove si annovera il discreto successo di Naif Herin.

Ora analizziamo invece quali sono le città più "indie" ovvero che più fanno valere il loro peso sul movimento nazionale. Ci serviremo di un'infografica rappresentata da una "tag cloud" elaborata da (S)controblog con i dati raccolti.


Si nota come la Capitale lo sia anche da un punto di vista della musica indipendente. Colpisce il dato delle due cittadine marchigiane Pesaro e Senigallia (unica non provincia).

mercoledì 7 novembre 2012

Musicraiser, progetti della settimana: I Science e Noise Channel

Vorrei aprire la mia rubrica con due progetti molto interessanti e totalmente differenti tra loro:

I Science - Videoclip for the song "The Good"

Noise Channel - Che cos'è la musica video. Documentario


I SCIENCE

Il progetto di I Science è stata la prima grande sorpresa per Musicraiser. Si tratta infatti di un simpaticissimo gruppo proveniente direttamente dal Senegal. Il video di presentazione rapisce per la creatività e  una coinvolgente allegria. Il loro obiettivo è finanziare il video del singolo "Feel Good" estratto dall'album "Ayyy the Science of Sciences" che uscirà il prossimo dicembre. Il video sarà al centro della promozione dell'album.
Il minimum goal è pari a 500 euro, che qui in Europa saranno relativamente poco ma in Senegal sono un bel gruzzoletto.
Tra le ricompense troviamo un cappello (25 €), una canzone scritta apposta per il raiser (50 €), un concerto acustico su Skype (80 €) o un video personalizzato per il raiser (100 €).
Ma chi sono gli I Science? Si tratta di un trio indipendente hip hop/reggae/soul/afro/funk che nasce nel 2010  dalla fusione di due collettivi. Staz infatti proviene dai Still mentre Cori (italo-egiziana) e Belbach provengono dai franco-senegalesi LZ3; Staz e Cori sono marito e moglie. Le loro canzoni spesso forniscono un messaggio impegnato e ispirato alla realtà africana che li circonda ma anche dai loro viaggi in giro per il mondo.

Sinora sono stati raccolti 385 euro, ne mancano solo altri 115!!! Che aspettate raisers? Sosteniamo questo simpatico e coinvolgente trio senegalese!



NOISE CHANNEL

Da appassionato del movimento indipendente italiano si tratta di uno dei progetti più interessanti e culturalmente più nobili attualmente presenti sulla piattaforma Musicraiser. 

Noise Channel è una web tv milanese che si propone come punto di riferimento per gli artisti indipendenti. I suoi attuali sforzi produttivi sono concentrati verso un progetto tanto ambizioso quanto affascinante: "Che cos'è la musica indie" di Gianluca Cesale e Antonio D'Andrea, un documentario in giro per l'Italia alla scoperta dei luoghi dove si sviluppa l'underground italiano, poiché, come recita il video di presentazione: 
C’è un mondo di musicisti e di etichette indipendenti.
C’è una scena musicale nascosta che nonostante tutto continua ad andare avanti.
C’è una realtà che si nutre di musica, un movimento artistico motivato da una sola ragione: la passione.

Per realizzare questo progetto sono necessari 5.000 euro. Le ricompense sono svariate e accattivanti:  si va ad esempio dal ringraziamento nei titoli di coda (10 €) alla maglietta ufficiale del documentario (25 €), dalla possibilità di essere direttore della webtv per un giorno (150 €) fino all'opportunità della realizzazione del videoclip per la propria band (500 €). Come dire: fatti realizzare il videoclip musicale da Noise Channel, spendi  500 euro e finanzi nello stesso tempo un progetto importante. 

Attualmente il progetto è fermo all'1%, ma mancano ancora 45 giorni e non può essere assolutamente ignorato da chi ama la cultura musicale indie o comunque la musica italiana in generale.


p.s. a proposito dell'efficacia della campagna comunicativa, sarebbe stato carino se il video di presentazione fosse stato realizzato attraverso un appello di diversi artisti della scena indie italiani in stile video "Siamo Così Indie" de Lo Stato Sociale.

martedì 6 novembre 2012

Due giorni con i Cernit. Etcì.

"Cernit" per me a gennaio era solo il nome di una band che aveva consentito all'Officina della Camomilla di tenere le loro prime due date romane al Margot e al Fanfulla. Dato che mio malgrado avrei dovuto ascoltare anche loro li cerco sul "tubo" dove trovo poche canzoni, tuttavia interessanti, seppur ancora grezze. Durante il concerto li ascolto con superficialità in fremente attesa dell'esplosiva esibizione dei mitici  camomilli. Troppa superficialità.

Nelle settimane successive, per caso, ascolto meglio alcune delle canzoni pubblicate sul web e resto decisamente rapito da due pezzi: Stavamo Aspettando e Dimmi la Tua Voce. Un sound davvero originale, col fascino lo-fi di chi possiede pochi mezzi, privo di chitarra elettrica e batteria ma in cui dominano la voce e le tante soluzioni alle tastiere. Testi ermetici, sprovvisti di ritornello, che parlano di pioggia, guerra, ballerine blu, Parigi e diamanti ricoperti di succhi di frutta. E la cosa bella è che non mi somigliano a nulla ed è come se si incrociassero nelle loro canzoni un'anima naif e un'altra più matura.

I Cernit sono tre: Paolo Pitorri (voce e chitarra acustica), e i fratelli Lorenzo e Francesco Angelucci, il primo al basso e ukulele e il secondo "signore" delle tastiere.

Citandoli su questo blog, entro in contatto con Paolo e con grande sorpresa scopro coloro che devo ringraziare per aver portato i camomilli a Roma abitano a due passi da casa mia a Morena e provano in uno scantinato a casa Angelucci che loro chiamano simpaticamente Tapparella Studio. Con grande onore vengo invitato da Paolo ad assistere alle prove in vista dell'imminente concerto presso Les Maudits a Valmontone.

Morena, Tapparella Studio. Lunedì 22 ottobre:  Tapparella Studio è un piccolo scantinato dove c'è davvero di tutto: strumenti musicali di vario genere, una ragnatela di jack, una ragnatela di ragnatele, amplificatori sparsi, fogli ma anche videocassette della prima comunione. Lorenzo mi mostra il loro primo EP, "Quei bravi ragazzi", completamente autoprodotto in copie numerate e un packaging curato nei minimi dettagli.  I Cernit sono concentrati, non sbagliano e litigano un po' coi volumi. Ma le canzoni emozionano e loro sono molto affiatati. A fine prove, tra una sigaretta e l'altra si coglie l'occasione per chiacchierare un po'.



Perché vi chiamate Cernit e non l'Officina della Centrale degli Orrori?

Francesco: evidentemente è un nome di merda
Lorenzo: adesso ci faccio un pensierino
Paolo: troppo lungo. Non lo ricorderei mai. Etcì.

Come è cominciata la vostra avventura? (storia di quell'aggeggio che vi è stato regalato)

Cernit: è iniziato tutto un po’ a caso. Registravamo a casa per stendere la noia di borgata, poi abbiamo sentito la necessità di suonare le nostre canzoni davanti un pubblico. Ci sembrava anche un modo per metterci in gioco e non lasciare quello che abbiamo scritto chiuso dentro una cartella del pc. L’arte, in fondo, è coraggio e comunicazione.

Come nascono le vostre canzoni? I testi come vengono concepiti?

Cernit: Per noi non ha senso la distinzione fra testo e musica. Testo e musica fanno la canzone. La canzone la scrivono i Cernit. Cerchiamo di fondere le sensazioni delle parole con le note che componiamo. Ognuno di noi realizza un carattere della creazione. Nessuno alla fine suonerebbe davanti a tanta gente qualcosa che non gli appartiene.

C'è una canzone che avete composto che preferite?

Cernit: Zio Faber docet: “la canzone migliore è quella che non abbiamo scritto”.

Cosa vi sussurrate mentre ridete sul palco durante i vostri concerti?

Francesco: Do? Sol? Regà come fa sta canzone?
Lorenzo: Tante cazzate, si incita il gruppo alla vittoria.
Paolo: rendo partecipe il gruppo dei miei problemi tecnico-fisiologici. E mi incazzo perché serve. Etcì.

Parigi cos'è? Una droga?

Francesco: una città che per un motivo o per un altro mi ha segnato, sarà perché l’ho vissuta per un anno.
Lorenzo: il mio primo viaggio in aereo per andare a trovare mio fratello. Lui sì, che l’ha vissuta per un anno.
Paolo: Ci sono andato per cercare la droga, zio non hai capito… ancora la cerco. Solo complicazioni. Mai ‘na gioia. Etcì. Etcì. Etcì.

Tre gruppi (italiani o stranieri, vecchi o nuovi) da adorare

Francesco: Radiohead, Colle der fomento, Gianni Togni
Lorenzo: The Cure, Jovanotti (quando aveva il cappello di lana), Inti Illimani
Paolo: Beatles, Verdena, il Sommo, il The King, il Supremo, il Solitario, l’Eterno ELVIS. La luce. Etcì.

Cosa vorreste dire a Vasco Brondi?

Cernit:  "Caro Vasco ti scriviamo, sei stato un personaggio importante, inutile negarlo. Ignorarti sarebbe troppo facile e anacronistico. Come ci insegni ci sono gruppi nella storia della musica che volente o nolente, forse più nolente che volente, hanno lasciato il segno e che è necessario confrontarcisi anche solo per dire di non essere d’accordo. Cosi ti salutiamo, ti mandiamo un abbraccio chilometrico, arrugginito, malato come le spiagge deturpate di Ostia. Sappiamo che ci capirai".

Cosa avete voi in meno de Lo Stato Sociale?

Francesco: credo niente. Siamo gruppi totalmente divesi.
Lorenzo: le lettere.
Paolo: i soldi delle sigarette. Etcì. Mica hai un fazzoletto?

Perché produrre i Cernit?

Cernit: Così dicono di noi: “Avviene alcune volte nella storia dell’arte un fatto che muove animi e spiriti silenti, un fatto che rende vero ciò che in maniera insincera è stato provato a realizzare in tempi immediatamente precedenti. E questo avviene tramite la trasposizione in una qualche forma d’arte di diari segreti o pensieri racchiusi in menti vivide ed oneste. E se la musica è una forma d’arte, i Cernit rappresentano questo fatto.” MrFalda. Citazione da recensione su CineLetteModa, ndr.

Ma a che ora chiude Gasperuccio che devo passare a prendere le sigarette?

Cernit: sono vent’anni che ce lo chiediamo. Gasperuccio è una domanda troppo grande per trovare una risposta. Fraté, se stai proprio messo male, con due passi in più c’è Cesare. 

Paolo non sta molto bene e la parola più pronunciata nei discorsi è "Etcì!!!". Gasperuccio è chiuso. Cesare è chiuso. Cattivo presagio.


Valmontone, Les Maudits. Venerdì 26 ottobre: è il grande giorno del concerto a Les Maudits. Ma il male si è diffuso. Paolo ha la febbre. Francesco ha la febbre. Lorenzo ha un male misterioso. Fuori c'è il diluvio e la scenografia è un gazebo decorato con gusto dove rimbomba il rumore della pioggia. La sala si riempie e il concerto ha inizio. Si parte con Giorni Persi, e si continua con Non Era Ancora Inverno, Dimmi La Tua Voce (ormai un cavallo di battaglia), Altre Scuse, Rossetto Blu, Le Mani Rimani (seguito da una breve intro), Generazione Revival, Stavamo Aspettando, Era un Valzer e Colera. Nel frattempo saltano in totale ben  tre corde della chitarra acustica che viene prontamente "soccorsa" come un malato da Paolo e Francesco mentre Lorenzo ne approfitta per improvvisare intermezzi pubblicitari e ricordare ai presenti che a fine concerto è possibile acquistare l'EP. Ma i Cernit non si scompongono e nonostante i mille imprevisti rimediano, continuano a suonare sempre con il sorriso tra le labbra, spesso incrociano i loro sguardi e ridono di gusto e tengono bene il palco. Al bis richiesto dal pubblico i Cernit ripropongono Colera. Giusto il tempo per l'ultimo imprevisto: va via la corrente per circa cinque minuti, quando torna si riprende subito a suonare, il tempo che salti anche una quarta corda. Stoici.

A fine concerto decido di sostenerli e comprare l'EP "Quei Bravi Ragazzi". "Versione liscia o ruvida'" mi fa Lorenzo sornione. "Ruvida, perché è più vintage". Copia n. 63/100 con dedica firmata, potrebbe essere un investimento per il futuro. Sono felice, vado via nonostante mi becchi il diluvio universale. E poi sto male anch'io. Etcì!!! CAZZO!!!

La copia dell EP "Quei Bravi Ragazzi" dei Cernit con dedica


Viva i Cernit, Morena e Parigi!!!