giovedì 6 ottobre 2011

Il Drugo docet...

Se non avete mai visto "Il Grande Lebowski", pellicola del 1996 girata dai fratelli Coen,beh, allora dovreste farlo, poiché si tratta di un piccolo manuale di sopravvivenza per gli anni a venire. 

Il protagonista del racconto, il Drugo, insegna che la società in cui viviamo è tartassata da "un mucchio di input e output". Allora è necessario restare coi piedi per terra e non dimenticare che siamo nati per godere in assoluta libertà di ogni cosa che ci offre la vita e la natura.

Denaro, finanza, politica, Facebook, religione. L'uomo è nato senza tutto questo ed è stato felice. Come il Drugo, cui è bastato rifugiarsi nella musica, nel bowling, nelle droghe leggere o in un bicchiere di white russian.

Anche noi, protagonisti della tormentata controcultura del nostro tempo, troveremo qualcosa in cui rifugiarsi, guardano un buon film, ascoltando una canzone, leggendo libri meravigliosi, pensando o semplicemente amando.


"Questo è un caso molto, molto complicato. Ci sono un sacco di input ed output, ma fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente flessibile." Jeffrey Lebowski, detto "Il Drugo"





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